Con due moduli quasi speculari, Lazio e Juventus hanno dato vita a uno scontro nel quale i padroni di casa hanno sempre cercato di mantenere il controllo del pallone e quindi delle operazioni, mentre gli ospiti hanno puntato soprattutto sulle ripartenze, come da copione. Con l'arrivo di Tudor, la compagine romana non ha cambiato l'approccio alla gara ma solo la disposizione tattica iniziale, cercando ogni tanto sfogo sugli esterni ma puntando sempre al dominio con il pallone tra i piedi. La vittoria arrivata nel finale porta il marchio del tecnico croato, arrivato per cambiare subito l'andazzo.
Il match è iniziato con un vari attacchi arrembanti da parte dei biancocelesti, tra i quali il più attivo era senza dubbio Castellano, che intraprendeva una battaglia tutta sudamericana con Bremer, e sfiorava due volte il vantaggio. Errore in uscita di Scezny non approfittato dai laziali. Solo Chiesa cercava il lampo al 41esimo, con un tiro messo in corner, cercando di dare un senso alle poche iniziative dei suoi.
La risolve Marusic
La ripresa, invece, ha visto le due squadre quasi annullarsi l'una con l'altra, con la Lazio che perdeva il pallino del gioco e la Juve che continuava sullo stesso canovaccio del primo tempo. Per cambiare qualcosa, Tudor faceva entrare all'ora di gioco il capitano Ciro Immobile per Taty e l'ala danese Isaksen per un Pedro non troppo convincente, ma l'effetto sortito non era incisivo. Allegri, dal canto suo, inseriva Weah per Cambiaso e Yildiz per Chiesa, cercando di far nascere qualcosa dai binari laterali, e senza rinunciare al dinamismo di un Kean in generale ben controllato, soprattutto da un ottimo Gila.
L'occasione più grande, capitava al 73esimo sul piede destro di Marusic, che arrivando dalle retrovie veniva ben innescato con un passaggio arretrato da parte di Immobile, ma la sua conclusione era centrale e veniva messa in corner da Bremer. Ci provava da fuori Luis Alberto all'89esimo, con un rasoterra la cui deviazione di Rugani era decisiva ma non veniva vista dall'arbitro, provocando l'ira dello spagnolo. Sembrava essere finita lì, ma al 93esimo Guendouzi, entrato poco prima per Kamada, trovava il cross con i giri giusti per un Marusic che entrava di prepotenza in area e colpiva di testa per trovare il gol della vittoria, piegando la Juve e permettendo alla Lazio di effettuare il sorpasso sul Napoli e portarsi al settimo posto. Per Allegri, invece, è crisi nera.
