Serie A, l'undici ideale: dal solidissimo Maignan al funambolico Kvaratskhelia

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Serie A, l'undici ideale: dal solidissimo Maignan al funambolico Kvaratskhelia
La top 11 del campionato di Serie A, dal solidissimo Maignan al funambolico Kvaratskhelia
La top 11 del campionato di Serie A, dal solidissimo Maignan al funambolico Kvaratskhelia
AFP
Il portiere del Milan e l'attaccante del Napoli aprono e chiudono la formazione tipo del campionato conclusosi ieri e che visto trionfare il club partenopeo

Dopo aver varcato il traguardo della 38esima giornata, il campionato di Serie A cala il sipario. Durato praticamente dieci mesi per via dell'interruzione dovuta al Mondiale di Qatar 2022, il torneo della Serie A 2022-23 ha visto dominare il Napoli dalla settimana all'ultima uscita. 

Alla fine della fiera, dunque, sembra logico che la formazione tipo del campionato presenti una serie di calciatori della squadra di Luciano Spalletti, il quale è stato insignito come allenatore dell'anno dopo aver vinto il suo primo Scudetto. Il modulo prescelto è il 4-3-3 e la formazione è la seguente: Maignan; Di Lorenzo, Smalling, Kim, Dimarco; Barella, Lobotka, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Osimhen, Kvaratskhelia.

Best 11 Serie A 2022/23
Flashscore

Portiere: Maignan

Mike Maignan
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Assente per oltre due mesi nei quali il suo Milan ne ha sentito terribilmente la mancanza, il portiere francese ha dimostrato di essere di un'altra categoria. Nonostante non sia riuscito a evitare alcune sconfitte quasi inspiegabili, soprattutto per via dei tanti spazi lasciati dai compagni, Magic Mike ha comprovato di essere sia capace di grandi interventi tra i pali sia di avere un carisma unico nella conduzione della retroguardia.

Difesa: Di Lorenzo, Smalling, Kim, Dimarco

Giovanni di Lorenzo
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Partiamo dal capitano della squadra campione d'Italia. Capace di agire da terzino, da mezzala e a volte anche da centravanti aggiunto, Di Lorenzo ha culminato il suo eccellente cursus honorum partito sei anni fa dalla Serie C. E lo ha fatto da leader di una squadra perfetta, coronatasi campione in barba a tutti i pronostici di inizio campionato.

In mezzo la cerniera ideale è composta da Smalling, autentico baluardo di una Roma sfortunata, e Kim, eletto miglior difensore della Lega. Per l'inglese è il premio a un'abnegazione unica nonostante una situazione di squadra complessa nella quale la sua categoria e la sua esperienza sono state qualità necessarie per non far sprofondare la barca. Per il coreano, invece, è una conferma automatica dopo un rendimento strepitoso caratterizzato da pochissimi errori e moltissimi interventi decisivi.

Il laterale sinistro è l'interista Dimarco, che a inizio stagione ha preso il posto a Gosens e si è imposto come stantuffo mancino della squadra che è arrivata in finale di Champions League. Il nerazzurro, autore di quattro reti e cinque assist, è stato il più continuo per rendimento sull'out mancino.

Centrocampo: Barella, Lobotka, Milinkovic-Savic

Nicolò Barella
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Nominato miglior centrocampista del campionato, Barella ha ribadito nuovamente che come interno destro capace di distruggere, creare e inserirsi non ha rivale. Centrale nel gioco di Inzaghi per il suo dinamismo, la Duracell nerazzurra è il prototipo del centrocampista moderno.

In mezzo al campo nessuno ha dato la sensazione di calma nell'impostare il gioco di Lobotka, regista del grande successo del Napoli. Sempre in grado di dare i giri giusti al motore partenopeo, lo slovacco è stato spesso perfetto anche nel posizionamento davanti alla difesa.

Mezzala devastante, non importa da che lato del campo sia schierato, Sergej Milinkovic-Savic si è imposto nuovamente come centrocampista a tuttocampo, in grado di dare una grande mano all'attacco. Capace di segnare nove reti e di distribuire otto assist, il serbo è l'arma in più di una Lazio arrivata sorprendentemente seconda.

Attacco: Anderson, Osimhen, Kvaratskhelia

Victor Osimhen
AFP

In un campionato nel quale a spiccare sono stati soprattutto esterni sinistri come Zaccagni, Leao e il prescelto Kvara, Felipe Anderson è risultato l'ala destra più in palla di tutte. Capace anche di sostituire bomber Immobile come centravanti all'occasione, il brasiliano è stato fondamentale per il gioco di Maurizio Sarri.

In punta è d'obbligo schierare Osimhen, capocannoniere del Napoli e del campionato. I suoi 26 gol in 32 partite sono un bottino di tutto rispetto in un'annata nella quale il nigeriano ha vissuto la sua maturazione definitiva. Devastante nell'allungo e di testa, il miglior marcatore africano nella storia della Serie A ha riportato il trofeo di massimo goleador da campione d'Italia 14 anni dopo un certo Zlatan Ibrahimovic.

Pochi dubbi anche nell'assegnazione del premio a miglior esterno sinistro: Kvaratskhelia ha fatto irruzione in Serie A da autentico fenomeno. Qualcosa di inspiegabile per un ragazzo che fino a un anno fa militava nel medriocre campionato georgiano. Finte, cross, dribbling da impazzire, assist e gol importanti il compendio del 77 del Napoli, che è stato anche eletto miglior giocatore in assoluto del torneo.

Allenatore: Luciano Spalletti

Luciano Spalletti
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Più anziano tecnico di sempre a ottenere un titolo di Serie A, lo stratega toscano ha chiuso un cerchio aperto 28 anni fa a Empoli. Da sempre ammirato per come fa giocare le sue squadre, Spalletti ha trovato a Napoli l'humus ideale per costruire il suo calcio virtuoso. E vincere.

Aiutato da calciatori freschi e vogliosi, ha firmato la sua opera d'arte più bella. A 64 anni. L'attestato più prestigioso per uno che in tutta la carriera ha cercato di rivoluzionare il modo di giocare in Italia. E che ha dimostrato che l'età non conta. Anzi, che il tempo è galantuomo.