MONZA-NAPOLI 2-0
All’U-Power Stadium il Monza, reduce da sei risultati utili consecutivi, vuole staccarsi dal gruppetto all’ottavo posto in classifica, contro ha il Napoli, con la pancia piena e ancora sotto effetto dei festeggiamenti, che però vuole onorare fino in fondo il campionato, magari superando la soglia dei 90 punti.
Palladino rilancia in regia Rovella, affiancato da Pessina a centrocampo, mentre in avanti si affida a Petagna supportato da Caprari e Mota. Spalletti decide invece di dare spazio a chi ha giocato di meno e così fa partire dal 1’ Bereszynski, Rrahmani, Juan Jesus, Elmas e Zerbin. Dei titolarissimi c’è Osimhen, a caccia del titolo di capocannoniere, mentre Kvaratskhelia si accomoda in panchina.
Dopo un’occasione per parte, con un tiro fuori di Zielinski in apertura e una conclusione deviata di Carlos Augusto, sono i padroni di casa a passare al 18’ con Mota Carvalho che raccoglie una conclusione sbagliata di Pessina e mette dentro a porta vuota. Il Napoli cerca di scuotersi e una buona opportunità capita sui piedi Rrahmani, ma il suo tiro di controbalzo termina alto. Nel finale di tempo, dopo uno scambio con Zielinski, sempre il kosovaro serve Anguissa, ma sulla conclusione di prima è bravo Di Gregorio.
Nel secondo tempo riparte forte il Monza e trova il 2-0 al 54' con Andrea Petagna, bravo ad approfittare nel migliore dei modi di una respinta di Gollini su tiro di Mota. È il gol dell'ex. Subito il raddoppio, il Napoli si riversa in attacco alla ricerca della rete per riaprire la partita e Di Gregorio deve fare gli straordinari su un colpo di testa di Olivera e una botta da fuori di Zielinski, ma la partita non si sblocca più. Il Monza porta a casa così un'altra vittoria prestigiosa in un campionato da incorniciare.
FIORENTINA-UDINESE 2-0
All’Artemio Franchi, Fiorentina e Udinese si affrontano senza grandi poste in palio, se non una posizione più alta in quella classifica che le vede appaiate all’undicesimo posto a quota 46. Italiano, con la testa al ritorno di Conference con il Basilea, si affida in avanti a Kouamè supportato da Ikoné, Barak e Brekalo, mentre Cabral non è nemmeno tra i convocati. Scelte obbligate invece per Sottil, con la squadra decimata dalle assenze: sulle fasce Ebosele e Zeegelar, davanti Samardzic in aiuto a Nestorovski.
La Fiorentina parte forte e al 7’ è già in vantaggio: dopo un palo clamoroso di Duncan, sul prosieguo dell'azione è Castrovilli a insaccare, bravo ad approfittare di una respinta di testa errata di Becao su cross di Venuti. Due minuti dopo l'Udinese pareggia con Barak, ma l'arbitro aveva già fischiato la posizione irregolare di Kouamé. La partita prosegue a ritmi lenti ma vive di improvvise ripartenze, come quella che al 35' porta al secondo palo dei viola su tiro di Brekalo lanciato da Ikoné.
Nel secondo tempo l'Udinese spinge alla ricerca del pareggio e dopo due occasioni capitate sui piedi di Kouamé e Lovric, nel finale prende un palo con il classe 2005 Vivaldo, che stacca bene su cross di Pereyra ma trova il legno a Cerofolini battuto. Sforzi vani perché nel finale la Fiorentina chiude la partita: al 90' Bonaventura su assist di Castrovilli salta due uomini e mette dentro il gol del definitivo 2-0
