Il Lecce riparte dal Via del Mare, la sua casa, per cercare di riprendere la carreggiata in campionato. Dopo la sconfitta di misura contro la Juventus, i salentini portano a casa una certezza - la solidità di una squadra che quasi mai va in affanno - ma devono ritrovare la via del gol e il gioco offensivo, che a Torino si è visto molto poco. D'Aversa lo sa, ma ogni partita fa storia a sé: "Non è sempre facile fare 19 tiri come contro la Lazio - ha spiegato in conferenza stampa -, giocavamo con la Juve. Dobbiamo essere più bravi quando abbiamo noi la palla".
Proprio pensando al gioco, contro i partenopei il Lecce dovrà fare uno step ulteriore, perché il Napoli - spiega il tecnico - "a differenza della Juve, ama il fraseggio". La difesa, che a Torino ha fatto comunque un'ottima prova, dovrà affrontare un attaccante come Osimhen, "uno dei migliori in Europa nell'attacco della profondità" secondo D'Aversa.
Garcia ha ritrovato il gioco
Il tecnico del Napoli, invece, tra le mille polemiche per il caso Osimhen e qualche divergenza di opinione con le sue stelle, sembra invece aver ritrovato squadra e prestazioni dopo il 4-1 contro i friulani. Come dice lui, con una delle sue ormai classiche metafore: "Abbiamo rimesso l'orologio all'ora giusta". Ora però si tratta di "rimettere la chiesa al centro del villaggio", cioè la squadra lassù, nelle prime posizioni.
Potrà far leva sulla ritrovata vena di uno scatenato Kvaratskhelia, il migliore nella partita contro l'Udinese, oltre che del suo attaccante principe Osimhen, che al momento sembra aver messo da parte il rancore per lo sgarbo subito sui social della società. Anche se sulla questione è intervenuto persino il Ministro dello Sport della Nigeria che è intenzionato ad approfondire il caso attraverso vie diplomatiche, quindi prima di considerarla veramente una storia chiusa ci sarà da aspettare.
Garcia potrebbe operare alcuni cambi, specie a centrocampo dove Cajuste o Elmas potrebbero prendere il posto di Anguissa, in campo 90' contro l'Udinese, mentre sulla destra potrebbe dar spazio a Raspadori o Lindstrom. Non vuole però rivoluzionare la squadra perché dopo la bella prestazione del Maradona, per ritrovare l'autostima serve una vittoria esterna, ed espugnare Lecce darebbe una grande spinta: i salentini in casa hanno vinto tutte e tre le partite, davanti al loro pubblico sono ancora più aggressivi e determinati. Sarà sicuramente una battaglia questo derby del sud a suo modo inedito, con il Lecce lassù a giocarsi momentaneamente l'Europa.