A cavallo tra la fine del millennio che fu e di quello attuale, quella tra Milan e Lazio era una sfida al vertice, con nomi altisonanti a riempire la distinta dell'arbitro prima dell'inizio delle ostilità e in gioco uno Scudetto a più riprese. Oggi, nonostante i rossoneri puntino forte al grande obiettivo, i tentennamenti dei biancocelesti, arrivati comunque secondi l'anno scorso, non permettono di godere di uno scenario simile.
Eppure, la sfida di oggi pomeriggio a San Siro presenta al suo interno varie contese individuali che potranno essere decisive, sebbene non si tratti di confronti diretti in zone del campo condivise. Su tutte ve n'è una che spicca, ed è quella tra i due portieri. Da un lato Mike Maignan, che dovrebbe riprendere il suo posto da guardiano dopo un risentimento muscolare. Dall'altro Ivan Provedel, goleador in Champions League e in un buon momento di fiducia. I due sono stati tra i migliori nel loro ruolo nella scorsa stagione, e oggi assurgono a elementi chiave di un confronto importante.
Il ritorno di Magic Mike
Le due vittorie consecutive contro Verona e Cagliari da parte del Milan non sono riuscite a nascondere quanto sia mancato Maignan alla retroguardia rossonera. Nonostante la sicurezza mostrata da Marco Sportiello in entrambe le occasioni, il portiere francese è un valore aggiunto impareggiabile per Stefano Pioli. Parliamo, del resto, di uno dei top 3 mondiali nel suo ruolo insieme a Thibaut Courtois e Alisson Becker, sia per l'interpretazione classica del ruolo di scacciapensieri sia per la capacità di guidare la difesa con capacità tecniche e mentali.
La leadership di Maignan venuta a mancare per quasi quattro mesi dell'anno scorso al Milan è stata una delle principali cause del crollo dei rossoneri, che senza di lui persero ben 11 partite su 26. L'assenza di un condottiero carismatico la cui principale abilità risiede nel chiudere al meglio lo specchio della porta agli avversari e a imporre la sua fisicità anche nei cross alti, dove raramente gli sfugge il pallone, è stata decisiva. Oggi, però, Magic Mike dovrebbe essere di nuovo in campo, dando ai suoi compagni la sicurezza estrema richiesta nelle partite più esigenti.
La solidità di Provedel
La Lega calcio lo ha eletto come portiere dell'anno nella scorsa stagione di Serie A. Un riconoscimento strepitoso per un 27enne alla sua terza annata nel massimo campionato italiano, la prima in una realtà esigente come quella della Lazio. Il ragazzo di Pordenone, inizialmente secondo nelle gerarchie dietro Luis Maximiano, fu capace di sedurre immediatamente un esteta come Maurizio Sarri, sia per la sua capacità di giocare il pallone dalle retrovie sia per i suoi spettacolari riflessi tra i pali.
Il suo gol di testa contro l'Atletico Madrid, il secondo in carriera, ne ha ingrandito la leggenda. E la sfida contro Maignan, uno dei portieri più forti del globo, sarà certamente uno stimolo per una delle certezze di una Lazio bisognosa di risalire la china e di trovare continuità di risultati. Nel contesto di uno scontro di prestigio contro una grande realtà, una figura come quella di Provedel potrebbe riuscire a esaltarsi più di quelle dei compagni. Il suo istinto e il suo tempismo sono la base che sostiene tutto il bel gioco proposto da Sarri. Una base solida ed eclettica, di un portiere goleador.
