L'ha portata a casa con merito, calcio e insistenza, la Fiorentina, che si è imposta per 2-1 sulla Lazio in seguito a una rimonta guidata dal cuore e concretizzata dall'efficacia sotto porta in una ripresa nella quale è arrivata la rivincita. Una rivincita relativa a un primo tempo nel quale la squadra di casa era scesa in campo roboante e decisa ad attaccare, con varie occasioni nel primo tempo, su tutte una di Bonaventura schermato a porta vuota da Casale dopo un palo di Nico Gonzalez. Sarebbero stati poi due i pali colpiti dai viola, che vedevano crescere il credito con la fortuna quando tutti sembravano ormai destinati a rientrare negli spogliatoi per il riposo.
Era al 46esimo, infatti, che la Lazio piazzava il colpo inaspettato, con Luis Alberto chirurgico a culminare un contropiede perfetto imbastito da Immobile e rifinito da Guendouzi. Uno schiaffo che avrebbe potuto lasciare sotto chiunque, ma non una Viola che con Italiano in panchina sa sempre cosa fare quando ha il pallone tra i piedi e deve occupare in modo rapido e concreto gli spazi.
Scossa
La ripresa, infatti, ha visto la Fiorentina rientrare in campo convinta della propria forza, con gli argentini Gonzalez e Beltran come principali elementi in grado di fornire accelerazioni in attacco, mentre Belotti, ex romanista, faceva a botte per trovare spazio nell'area rivale. Ed era proprio il centravanti lombardo che al 61esimo trovava forza e inerzia per andar via sulla sinistra e crossare al centro per Beltran, il cui liscio favoriva l'inserimento di Kayode, che colpiva la parte interna di una traversa stavolta benigna. Era il gol del pari che innescava la rimonta definitiva, qualcosa di più che meritato per mole di gioco e occasioni create da parte dei toscani, autori di 22 tiri in porta contro i cinque dei romani.
Per vincere, però, il Franchi doveva passare per un altro episodio di sofferenza. Ed è stato quando Gonzalez si è presentato dal dischetto per concretizzare un penalty guadagnato con caparbia sempre da Belotti, oggi molto prezioso anche senza andare in gol. L'argentino spiazzava Provedel ma il suo tiro si stampava nuovamente sul palo il quarto totale per i viola, ormai sotto un incantesimo. Poi, il lampo vincente di Bonaventura, che raccoglieva una respinta corta e centrale di Provedel su una botta di Beltran dai 20 metri. Era l'urlo deciso e risolutivo dei padroni di casa, che urlavano la loro voglia di vincere e portavano a casa tre punti che permettono loro di superare in classifica proprio la Lazio e di mettersi a tre lunghezze dal sesto posto occupato dalla Roma.
