Due stagioni complesse a tratti, fatte di alti e bassi e segnate sia da periodi negativi sia estremamente positivi. 

Juventus e Fiorentina si trovano faccia a faccia allo Stadium a caccia di tre punti che potrebbero influenzare in maniera totale il giudizio dell'intero campionato. 

I bianconeri, davanti al proprio pubblico, lotteranno per un obiettivo che a gennaio sembrava già consolidato ma che, nel corso dei mesi, si è allontanato sempre di più: la Champions League. 

Massimiliano Allegri ha sempre messo in chiaro, da inizio stagione, quale sarebbe stato l'obiettivo principale della sua squadra: Coppa Italia e qualificazione in Champions. La Vecchia Signora sembrava lanciata verso l'en plein, ma poi, a gennaio, la stagione ha preso una piega impronosticabile. Una sola vittoria in nove partite, trend inverso rispetto al girone di andata, in cui in 19 gare aveva messo a referto una sola sconfitta.

Così, il margine accumulato verso le altre contendenti, si è, mano a mano, ridotto, fino ad arrivare al sorpasso del Milan al secondo posto e l'aggancio del Bologna, distante ora solo due lunghezze.

I bianconeri, però, nel momento della verità non sono mancati. Dopo il k.o. in campionato, di fronte alla Lazio in Coppa Italia hanno risposto con una vittoria per 2-0, che ha permesso loro di acquisire una relativa fiducia rispetto alla gara di ritorno. L'obiettivo numero due della stagione è quindi ancora salvo e con esso anche la panchina di Allegri che da più parti era data in bilico.

La sfida contro la Viola rappresenta, in qualche modo, un momento di verità nella stessa maniera. Gli uomini di Allegri non possono permettersi di perdere, e altri tre punti lasciati per strada rappresenterebbero la possibilità concreta di scendere al quarto posto, dove Roma e Atalanta sono in agguato e in grande forma a caccia della Champions. 

Anche la Viola cerca conferme

Ma come arriva la Fiorentina a questo importante big match?

La situazione in casa viola è molto simile, con la squadra di Italiano che in campionato continua ad avere un andamento altalenante e non vince dallo scorso 26 febbraio, quando aveva battuto la Lazio in casa. 

Anche la Viola, però, non ha mancato gli appuntamenti decisivi, soffrendo ma vincendo con il Maccabi Haifa per continuare a credere nel sogno Conference League e battendo di misura l'Atalanta in Coppa Italia. 

Italiano e i suoi si trovano a fare i conti con la voglia di rendere omaggio a Joe Barone, scomparso poco prima della sfida di campionato contro la Dea, onorando la sua memoria, magari con un trofeo. Mentre nelle altre due competizioni è ancora tutto da decidere, in campionato la partita per l'Europa sembra quasi chiusa, con i viola che sembrano tagliati fuori da Torino, Napoli e Lazio.

Avere ancora qualcosa da dire in campionato, però, significa anche imporsi nei big match. In particolare, contro la squadra che forse più di tutte è l'epitome della rivalità per il popolo viola. 

Per un tifo che sta sicuramente ancora facendo i conti con il lutto per la scomparsa del suo dirigente, vedere la Fiorentina uscire con tre punti dallo Stadium rappresenterebbe una grande vittoria, che potrebbe spazzare via le delusioni di una stagione finora sotto le aspettative.