Un calciomercato invernale povero in Serie A ha comunque portato rinforzi interessanti come Cyril Ngonge al Napoli o il "regalo di addio" di Tiago Pinto alla Roma, Tommaso Baldanzi. Un costo comunque non eccessivo per i giallorossi, 10 milioni (più di 5 bonus) dei quali 8 sono stati pagati con la vendita inaspettata del difensore Matias Vina al Flamengo. Siamo di fronte a un'ottima operazione dai contorni quasi surreali, visto il prezzo pagato dai brasiliani per un giocatore che non era comunque più nei piani della Roma.
Santiago Castro: il futuro Zirkzee? Sartori sembra scommetterci
Tra i volti nuovi invece ci sono giocatori tutti da scoprire. Ci piace pensare che quella "vecchia volpe" di Giovanni Sartori ci abbia visto giusto di nuovo, se ha deciso di spendere circa 12 milioni di euro per portare a Bologna l'argentino Santiago Castro, in un'operazione anticipata che era già stata pianificata per giugno. L'attaccante nel ruolo si troverà di fronte un colosso difficile da rimuovere come Joshua Zirkzee, pertanto potremmo definire il suo acquisto il post-Zirkzee, visto che l'olandese quasi sicuramente lascerà gli emiliani a giugno.
Per le caratteristiche del nuovo attaccante parlano i suoi nomignoli in patria: "King Kong" e "La Locomotora", a evidenziare la forza fisica dirompente di questo 19enne, alto 1.82. Così lo descrive il Bologna nella sua presentazione: "Forte nel gioco aereo, determinato, lavora bene spalle alla porta così come attacca l’area di rigore ma sa anche dare ampiezza e profondità: unica punta o partner d’attacco, si disimpegna bene pure da esterno offensivo duellando sempre e contendendo i palloni sporchi. Fra i più interessanti talenti emergenti del calcio argentino, approda in rossoblù dopo 64 partite col Velez condite da 9 gol”.
Vedremo se Sartori ci avrà visto giusto anche stavolta. Intanto Castro servirà come alternativa alla stella olandese, e in questi cinque mesi restanti inizierà il suo ambientamento nel calcio italiano.
Carlos Alcaraz: affermarsi per far dimenticare l'omonimia
Un altro argentino interessante che dovrà ambientarsi, ma comunque già forte dell'esperienza europea nel calcio inglese, è Carlos Alcaraz, su cui si sono sprecate le battute per l'omonimia con il più conosciuto campione di tennis. Il centrocampista del Southampton è stato prelevato con un blitz da Giuntoli spiazzando tutti, soprattutto la concorrenza di Nottingham Forest, Lione e Marsiglia che erano sulle sue tracce, con i primi a un passo dall'offerta ufficiale.
Hanno spiazzato molti anche le cifre dell'operazione: al di là dei quasi 4 milioni di prestito - non pochi ma bisogna considerare che la Juve non pagherà lo stipendio del giocatore - i 49,5 milioni di riscatto, sebbene pagabili in tre esercizi. L'impressione è che questa cifra, se il centrocampista farà bene, sarà ridiscussa a fine anno, anche perché il Southampton con la promozione in Premier League potrebbe trovare nuovi accordi. Agli inglesi piace infatti Matias Soulé, per il quale avevano già offerto 35 milioni quest'inverno, ma non è da escludere anche un inserimento di Iling Junior nell'affare. Sono soltanto ipotesi, perché dipendono da tante variabili al momento difficili da determinare.
Alcaraz è un centrocampista di "garra" ma dai piedi raffinati, bravo negli inserimenti e molto duttile, tanto da poter ricoprire qualsiasi ruolo a centrocampo. In Inghilterra, in qualche partita, è stato anche impiegato in attacco. L'impressione è che sia materia grezza ma dall'alto valore una volta smussata. Giuntoli dopotutto lo segue dai tempi in cui l'argentino giocava nel Velez, e si erano interessati a lui prima del passaggio in Inghilterra anche Inter e Milan.
Tajon Buchanan: un Crazy Diamond che deve tornare a brillare
C'è poi curiosità per Tajon Buchanan, arrivato ormai a inizio gennaio per sostituire Juan Cuadrado, ma ancora a corto di minuti per le scelte di Inzaghi. L'ala sta completando il suo apprendistato, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, studiando i movimenti da Darmian e Dumfries. Visti i tanti impegni dei nerazzurri, il suo esordio è soltanto rimandato.
In Belgio le cose ultimamente non sono andate benissimo per lui, dopo un'ottima prima annata. Troppo discontinuo e carattere particolare. Vedremo se Inzaghi riuscirà a far maturare uno che era considerato parte della covata d'oro canadese insieme a Alphonso Davies, Jonathan David e Eustáquio.
Su di lui non ci è andato leggero Gert Verheyen, leggenda belga, che ha detto: "Un talento con qualche problema e uno strano carattere, almeno sul campo di gioco. Ha troppo spesso la faccia arrabbiata". Toccherà a Inzaghi fargli tornare il sorriso.