È arrivato a Milanello con la fama di box to box moderno. Del resto, venendo dalla cultura inglese, Ruben Loftus-Cheek non poteva rappresentare altro che un rinforzo di stampo attuale per dare al Milan quel quid in più soprattutto in campo internazionale. Parliamo, del resto, di un calciatore che con il Chelsea ha vinto l'Europa League e poi la Champions League, il tutto nel giro di soli due anni.

Un marcantonio di quelli imponenti che permetterà così all'allenatore milanista di disporre di un elemento finora quasi inedito nel suo centrocampo. Perché la sua stazza fisica e il suo imponente passo in progressione lo rendono perfetto come interno destro di un centrocampo che ha bisogno di uno stantuffo in grado di rompere il possesso avversario e ripartire con efficacia.

Strappi a destra

Quel che sembra ovvio è che Stefano Pioli dovrà tornare al 4-3-3, o per lo meno a una mediana con quattro uomini, specialmente a inizio campionato. Perché l'addio di Tonali e l'infortunio di Bennacer hanno aperto all'opzione di tornare a un centro del campo composto da tre elementi. Vista la situazione attuale e al netto di eventuali altri acquisti, per il momento l'impressione è che Pioli punti su una mediana composta dal neo acquisto inglese, Pobega e Krunic.

I suoi strappi, inoltre, possono fare il paio con quelli di Theo Hernandez e Leao, dando così una possibile e importantissima alternativa di gioco a destra, dove il suo incedere di potenza ma anche a una notevole velocità di crociera potrà fornire ai rossoneri una variante tattica importante. Nonostante un solo assist registrato nell'ultima stagione al Chelsea, va ricordato che i Blues hanno giocato un calcio molto povero nel quale nessuno è riuscito a esaltarsi.

Integrazione

Quel che dovrà garantire il centrocampista inglese sono forza fisica e continuità in quanto a prestazioni. Il suo periodo con Maurizio Sarri lo vide in grande spolvero, dando una grande mano all'attacco e realizzando ben 10 reti in una stagione. Poi, l'infortunio al tendine d'Achille lo ha condizionato oltre modo per un bel po', ma le sue capacità di giocatore in grado di fare la differenza rimangono intatte, anche perché negli ultimi anni non ha avuto infortuni rilevanti o lunghi.

L'integrazione sarà importante, ovviamente. Sia dal punto di vista culturale (quindi linguistico) sia per quanto riguarda il calcio giocato. I britannici sono storicamente poco propensi ad adattarsi al calcio italiano, ma con il lavoro giusto Pioli potrebbe aver trovato un diamante grezzo da finire di smussare per disporre di un'arma importante, sia in Italia sia in Europa, dove Loftus-Cheek la differenza l'ha già fatta.