Chiesa e Thuram, figli d'arte dell'ultimo grande Parma e sfidanti nel Derby d'Italia

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Chiesa e Thuram, figli d'arte dell'ultimo grande Parma e sfidanti nel Derby d'Italia

Chiesa e Thuram, figli d'arte dell'ultimo grande Parma e sfidanti nel Derby d'Italia
Chiesa e Thuram, figli d'arte dell'ultimo grande Parma e sfidanti nel Derby d'ItaliaProfimedia
Le frecce di Allegri e Inzaghi sono nati lo stesso anno, quando i loro illustri genitori giocavano insieme nell'ultima squadra italiana che avrebbe vinto la Coppa Uefa

Figli d’arte. Figli degli anni ‘90. Figli di un calcio che aveva nell’Italia la sua Mecca, ossia quando papà Enrico e papà Lilian si divertivano a fare il Parma una grande d’Italia e anche d’Europa. La vittoria della Coppa Uefa 1998-99, l’ultima conquistata da un’italiana, arrivò dopo l’ultima annata insieme di un attaccante nel giro della nazionale azzurra e di un difensore simbolo della Francia campione del mondo. Due campioni agli ordini di un giovane e rampante Alberto Malesani, che ne esaltò le abilità calcistiche e gli permise di realizzare il definitivo salto di qualità.

Entrambi guarderanno con interesse il match tra Juventus e Inter che chiuderà il weekend calcistico col botto. E non solo per l’importanza dell’incontro quanto soprattutto per la presenza dei loro figli, Federico e Marcus, due coetanei venuti al mondo proprio quando i loro genitori condividevano lo spogliatoio ducale. Due giocatori fondamentali oggi per Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi.

Federico, il grimaldello

Il gravissimo infortunio al ginocchio rimediato nel gennaio del 2022 lo ha tenuto fuori per tantissimo tempo, limitandone le prestazioni appena rientrato nei ranghi. E, all'inizio della stagione, anche per una questione tattica il suo modo di giocare è cambiato per forza di cose. L'adattamento a seconda punta nel 3-5-2 di allegriana concezione è stato immediato e Chiesa junior ha fatto capire subito di poter essere una grande arma agendo intorno al punto di riferimento e più vicino alla porta.

Più che arma, potrebbe essere definito come un grimaldello con il quale la Juventus apre la difese avversarie. Soprattutto perché visto il gioco poco propositivo un elemento scattante e che crei superiorità numerica risulta fondamentale. E dunque il suo ruolo di appoggio al perno offensivo risulta decisivo sia per aprire spazi sia per procurarseli egli stesso, specialmente adesso che si sta specializzando nel fluttuare tra le linee. I suoi quattro gol, accompagnati da un assist, in 11 partite, riflettono la sua maturazione anche dal punto di vista della concretezza sotto porta.

Le statistiche di Chiesa in questa stagione
Le statistiche di Chiesa in questa stagioneFlashscore

Marcus, moto perpetuo

Autore di cinque assist e quattro reti in campionato, il più grande dei rampolli Thuram è diventato un giocatore essenziale negli equilibri offensivi di un’Inter che ha in Lautaro il bomber e in lui il socio perfetto. Seconda punta con fisico da prima, Marcus sa fare sia da raccordo sia da freccia da lanciare in profondità, scambiandosi perfettamente il ruolo con il suo compagno di reparto e capitano.

Anch'egli attaccante di movimento, ha attraversato come il suo coetaneo e sfidante nel grande Derby d'Italia una trasformazione graduale accentrandosi sempre di più. Più forte fisicamente ma meno abile nel dribbling rispetto a Chiesa, Thuram si è però immediatamente calato nella parte appena arrivato in nerazzurro, e con lui in campo tutti i suoi compagni giocano meglio. Assistman e goleador, il francese nato a Parma sarà chiamato a fare la voce grossa in una delle partite più esigenti della stagione.

Le statistiche in campionato di Thuram
Le statistiche in campionato di ThuramFlashscore

La sfida clou di questo weekend calcistico italiano avrà dunque un altro derby al suo interno. Ed è quello tra due ragazzi nati nel 1997 da due che allora erano compagni di squadra e remavano dalla stessa parte. Domenica, siano in tribuna allo stadio a vedere o meno, Enrico e Lilian saranno divisi, scrivendo un altro capitolo degli scherzi del destino, visto che da calciatore né l'attaccante né il difensore avrebbero mai pensato di tifare rispettivamente per la Juventus o per l'Inter.