Tonali ha attraversato un periodo difficile a cavallo tra giugno e luglio. Non solo ha lottato con la nazionale italiana agli Europei U21, ma è stato anche protagonista di uno dei trasferimenti più sorprendenti dell'estate.

Si è trasferito dal Milan al Newcastle, dove ha firmato un contratto fino al 2029, con un prezzo di 64 milioni di euro. In questo modo è diventato il calciatore italiano più costoso della storia.

Fin da subito è importante sfatare le idee sbagliate che da tempo girano intorno al suo ruolo in campo. Tonali non è un playmaker di profondità, né un centrocampista difensivo solitario. Pertanto, dimenticate completamente i paragoni inventati con Andrea Pirlo.

Se non è un centrocampista difensivo puro - che spezza un attacco avversario dopo l'altro - non significa nemmeno che sia un cattivo difensore. I suoi punti di forza, invece, emergono soprattutto in fase di pressing.

Al Milan ha ricoperto il ruolo di giocatore che per primo innescava il pressing, applicando la sua forza fisica e la sua capacità di riconquistare il pallone agli avversari.

Questi sono i motivi per cui Eddie Howe, capo del Newcastle, lo ha voluto fortemente. Il ruolo di "numero sei" continuerà molto probabilmente a essere ricoperto da Bruno Guimaraes, mentre Tonali avrà il compito di conquistare aggressivamente il pallone più in alto nel campo in un ruolo di "numero otto", proprio come Joelinton, Joe Willock e Sean Longstaff hanno tentato di fare sotto Howe nella scorsa stagione.

Allo stesso tempo, il rispettato allenatore inglese ama che i suoi otto ruotino con le ali o si abbassino di tanto in tanto, permettendo al Guimaraes di operare negli spazi creati. Anche Tonali non dovrebbe avere problemi in questo senso.

I dati dimostrano che è molto abile nel conquistare il pallone in mezzo al campo e spesso lo porta in spazi pericolosi con le sue corse. Nel terzo d'attacco, spicca il suo ultimo passaggio.

Secondo la metrica degli assist attesi, si è piazzato nel 10% dei giocatori nel suo ruolo in Serie A e lo stesso vale per il numero di occasioni create a partita. Le sue occasioni più pericolose sono create da passaggi in diagonale dal centrocampo, cross dalla profondità o passaggi verso il terzo finale.

Ma la domanda rimane: quanto velocemente riuscirà ad adattarsi al nuovo campionato? Le sue prestazioni in Champions League dovrebbero essere un buon indicatore. Nell'ultima edizione ha giocato ben 1.122 minuti e ha ottenuto prestazioni pari, o in alcuni casi superiori, a quelle della Serie A in tutti i parametri sopra citati.

Sebbene la difficoltà di adattamento dei giocatori italiani al calcio inglese sia regolarmente menzionata dagli esperti di calcio, questa volta sembra un'eccessiva generalizzazione.

Il prezzo del cartellino di Tonali garantisce che il Newcastle presterà molta attenzione alla sua rapida integrazione nella formazione, oltre ad arrivare in una macchina ben oliata guidata da un allenatore rispettato che sembra avere piani molto specifici per lui.