All'Olympic Stadium di Sydney, la Spagna ha vinto la Coppa del Mondo sconfiggendo l'Inghilterra per 1-0.
Un successo assolutamente meritato per le iberiche.
Le formazioni
Le inglesi si schierano con lo stesso undici iniziale che ha battuto l'Australia in semifinale, mentre nella Spagna c'è una novità: Salma Paralluelo per Alexia Putellas in avanti.
Primo tempo
L'Inghilterra inizia leggermente meglio il match andando al tiro due volte con Lauren Hemp, apparsa subito in palla: il primo tiro è debole mentre il secondo, arrivato al minuto 15, scheggia la traversa e si spegne alto.
La Spagna non sta a guardare e inizia a macinare gioco, andando ad un passo dal vantaggio grazie al tiro ravvicinato a botta sicura di Alba Redondo.
Alla mezz'ora la supremazia delle iberiche viene premiata: l'errore in uscita di Lucy Bronze consente una rapida ripartenza culminata con il diagonale dalla sinistra di Olga Carmona, imprendibile per Mary Earps: è 1-0.
Secondo gol consecutivo per la calciatrice del Real Madrid, già match winner in semifinale.
Le spagnole continuano a spingere e vanno a centimetri dal raddoppio, ma il bel tiro al volo di Paralluelo è fermato dal palo esterno.
Secondo tempo
La ct delle inglesi Sarina Wiegman cambia subito dopo l'intervallo, inserendo Lauren James e Chloe Kelly per Alessia Russo e Rachel Daly.
Ma sono le spagnole ad andare nuovamente vicine al 2-0 prima con Aitana Bonmati e poi con Paralluelo.
Ma proprio riguardo all'ultima occasione l'arbitro, dopo un lunghissimo check VAR, assegna un penalty per fallo di mano di Keira Walsh.
Dagli undici metri, Earps para il tiro di Jenifer Hermoso.
James ha avuto un'occasione poco dopo, ma il tiro da posizione defilata non ha trovato impreparata Catalina Coll brava a deviare in angolo.
Gli infortuni ad Ivana ed Alex Greenwood e le conseguenti interruzioni costringono l'arbitro ad aggiungere 13 minuti di recupero, che si aprono con un'altra chance per la Spagna, con Ona Batlle che a tu per tu con Earps si è vista respingere il tentativo che avrebbe messo la parola fine al match.
Le inglesi però non riescono a produrre niente di pericoloso, arrendendosi al cospetto delle avversarie, oggi semplicemente più forti.
