Un sapore molto amaro per la Roja. La Spagna ha concluso la fase a gironi della Coppa del Mondo femminile con una sconfitta molto dolorosa.
Il Giappone ha dimostrato lunedì mattina di essere la squadra più forte del gruppo. Con una gran bella struttura difensiva, le asiatiche hanno reso la vita difficile alle europee che, pur mantenendo il possesso palla, mancavano di profondità e incisività.
La partita è iniziata con il dominio della Spagna. Il Giappone non era interessato a controllare il pallone: cercava di mantenere i reparti vicini per sfruttare, in questo modo, l'ampiezza della formazione di Jorge Vilda.
L'ampiezza della Spagna ha fatto sì che Hinata Miyazawa, al 13° minuto, portasse in vantaggio il Giappone con un gran gol frutto di una buona azione di squadra.
Fretta e disordine
La fretta di trovare il pareggio ha portato le europee a commettere una serie di errori che, in una Coppa del Mondo, sono imperdonabili.
Rilo Ueki, al 29° minuto, ha segnato il secondo gol dopo un fenomenale contropiede che ha messo ulteriormente in crisi la Spagna. A meno di mezz'ora dall'inizio della partita, "La Roja" era già sotto per 2-0. Miyazawa, una delle migliori giocatrici della partita, ha segnato il terzo gol al 40° minuto, ancora una volta attraverso una transizione difesa-attacco e ha completamente steso le spagnole.
Nel secondo tempo, la Spagna ha cercato di contrastare con più voglia che calcio. Alexia è sembrata scollegata. I cross sono diventati una costante. I calci piazzati si sono conclusi con palloni buttati nella terra di nessuno. Jenni Hermoso non ha visto una palla.... In breve. Un disastro completo che riflette una squadra distrutta e demoralizzata.
Pieno di vittorie
In questo disordine, il Giappone ha visto l'opportunità di segnare il quarto gol all'82° minuto grazie a un buon movimento di Mina Tanaka. I giapponesi sigillano il loro posto in cima al gruppo con un record invidiabile .
La sconfitta ha lasciato la Spagna al secondo posto e ora affronterà la Svizzera. Il Giappone, invece, si è guadagnato il diritto di affrontare la Norvegia. Un avversario difficile, efficace in aria.
