Farioli e Gattuso: stessa nazionalità, ma filosofia di gioco (quasi) opposta

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Farioli e Gattuso: stessa nazionalità, ma filosofia di gioco (quasi) opposta

Farioli e Gattuso
Farioli e GattusoAFP/Flashscore
I due tecnici delle due squadre della costa mediterranea sono entrambi figli del calcio italiano, ma proclamano dogmi tattici diversi

Uno è arrivato all'inizio dell'estate, l'altro è da poco arrivato nella città di Marsiglia, sulla carta la partita sembra sbilanciata, soprattutto perché il Nizza è molto più in forma e sta dimostrando il suo valore settimana dopo settimana. Primi in Ligue 1 dopo 10 turni, gli uomini di Francesco Farioli hanno iniziato molto bene la stagione, sicuramente al di sopra delle aspettative iniziali.

Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Marsiglia, ha da poco preso in mano (27 settembre) una squadra scossa dalle tensioni tra dirigenza e tifosi e i cui risultati non sono stati eclatanti. E, in effetti, i due vivono momenti totalmente opposti, con il primo nell'idillio totale e il secondo che è stato travolto a livello mediatico dagli incidenti accaduti domenica scorsa a Marsiglia nei quali Fabio Grosso è stato vistosamente ferito.

L'esteta Farioli

Gioco posizionale per uno, pragmatismo e "grinta" per l'altro, i due allenatori non fanno giocare le loro squadre allo stesso modo. Dall'inizio della stagione, gli Aiglons sono stati diligenti e sono stati immersi in un ambiente molto particolare. Farioli sta lasciando il segno con una certa facilità e sta funzionando. I risultati si vedono, anche se il gioco non è sempre esaltante. C'è comunque una vera identità.

Il Nizza, sesta squadra in classifica per quanto riguarda il possesso palla, cerca di tenere il più possibile il pallone, nonostante il suo allenatore italiano non abbia esitato ad adattarsi per ottenere la vittoria al Parc des Princes contro il Psg, dove ha giocato in contropiede. Anche se l'obiettivo è quello di trovare spazio facendo indietreggiare l'avversario attraverso passaggi intelligenti, è chiaro che i rossoneri sono in grado di trasformarsi quando si trovano di fronte a squadre forse più esperte o con più talento individuale.

"Da un lato, Farioli è una vera sorpresa in Ligue 1. Dopotutto, stiamo parlando di un giovane allenatore di 34 anni con poca esperienza che, alla sua prima avventura come capo allenatore in un club europeo di prima fascia, sta ottenendo buoni risultati con una squadra tutt'altro che sovraccarica. In molti hanno già osservato che il tecnico predilige un gioco posizionale con tattiche raffinate, con il possesso palla come primo obiettivo. Qualcosa di cui non c'è da stupirsi, visto che è stato per diversi anni nello staff di un certo Roberto de Zerbi. È senza dubbio da lì che ha tratto ispirazione e costruito la sua identità di gioco", aggiunge Gautier.

Qui potete leggere la storia di questo giovane tecnico che sta stupendo in Ligue 1.

Il pragmatico Gattuso

Per quanto riguarda il Marsiglia, i dubbi sono molto più numerosi e comprensibili. In campo è difficile capire cosa succede e Gattuso non dovrebbe preoccuparsi dell'organizzazione del gioco per il momento. Tuttavia, va detto che la sua squadra ha mostrato cose piuttosto interessanti contro il Le Havre e nella sua vittoria contro l'Aek Atene in Europa League. Gattuso ha reso noto di volere un coinvolgimento totale dei suoi giocatori e questo dovrebbe essere sufficiente per i tifosi al momento. 

La maggior parte del lavoro sarà mentale, e Rino dovrà ridare fiducia a una squadra relativamente talentuosa. Capace di adattarsi a qualsiasi avversario, la sua squadra potrebbe rivelarsi un vero e proprio camaleonte. Abbassare la testa quando l'avversario è superiore, gestire il pallone quando l'avversario sembra più debole: questo è l'adagio. Chiamato a risollevare una situazione difficile in una piazza caldissima, il calabrese dovrà fare di necessità virtù. Il tutto mentre un altro ex campione del mondo come Fabio Grosso, vittima del brutto incidente a Marsiglia, sarà invece costretto a risollevare il Lione, attualmente ultimo in classifica.