Giocatore del mese secondo i dati: Bellingham, una stella che va ben oltre la giovane età

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Giocatore del mese secondo i dati: Bellingham, una stella che va ben oltre la giovane età
Jude Bellingham è stato decisivo in El Clasico con due reti
Jude Bellingham è stato decisivo in El Clasico con due retiProfimedia
Anche se il vincitore del Golden Boy per il miglior calciatore del mondo under 21 sarà annunciato ufficialmente solo il 10 novembre, è già praticamente certo che il prestigioso trofeo sarà vinto dal centrocampista inglese del Real Madrid

Le prestazioni del giovane nazionale inglese nel mese di ottobre gli sono valse il titolo di Giocatore del mese, scelto dagli analisti dell'azienda ceca 11Hacks. Ma cosa lo distingue esattamente dagli altri?

A posteriori, sembra che non avrebbe potuto essere altrimenti. Il primo Clasico della stagione ha offerto ai tifosi uno spettacolo molto equilibrato, sia in termini di controllo del gioco che di numero e qualità delle occasioni create.

Il Real Madrid, però, aveva Bellingham. Il fenomeno inglese ha prima pareggiato dopo un'ora di gioco con uno splendido tiro dalla distanza e poi ha ribaltato le sorti del match con una bella conclusione da dentro l'area. Cioè in quell'area che di recente è diventata la sua seconda casa. Ma di questo parleremo più avanti.

Nel solo mese di ottobre, Bellingham è andato a segno sei volte in tutte le competizioni, portando a 13 i suoi gol in 1.126 minuti giocati in questa stagione con il Real.

Valutazioni dei giocatori del Real Madrid nel Clasico
Valutazioni dei giocatori del Real Madrid nel ClasicoFlashscore

L'elevato numero di reti segnate è il risultato diretto della sua recente trasformazione posizionale in Spagna. Mentre in Bundesliga si alternava tra il ruolo di mezzala e quello di centrocampista difensivo, dopo il suo arrivo al Real si è adattato immediatamente alla nuova competizione, nonostante i suoi compiti in campo fossero significativamente diversi fin dall'inizio.

Detto questo, non è certo che non sia in grado di ricoprire i suoi precedenti ruoli con grande abilità anche nella sua nuova casa. Infatti, la sua gamma di abilità nelle posizioni più difensive del centrocampo è stata impressionante, come ha dimostrato durante la Coppa del Mondo dello scorso anno.

Era ancora un diciannovenne quando ha iniziato a ricoprire il ruolo di centrocampista centrale per il Dortmund ed è stato uno dei migliori giocatori della Bundesliga. Aveva una media di quattro tentativi attivi di sottrarre il pallone a un avversario per partita e manteneva una percentuale di successo del 90% in questi interventi.

Pertanto, durante la sua tappa tedesca vinceva nove duelli su 10 contro gli avversari.

Inoltre, secondo modelli di dati avanzati, ha sempre recuperato il pallone in spazi importanti, cioè in situazioni in cui ha fermato un attacco in uno sviluppo pericoloso o semplicemente quando il pallone era vicino alla porta della sua squadra.

Ha dato l'impressione di essere un giocatore molto più esperto e maturo in campo e ha mantenuto ottimi risultati in schemi di gioco che mostravano una grande lettura del gioco, come passaggi intercettati o tiri bloccati. Inoltre, è stato molto forte nei duelli a terra, nonostante il suo picco fisico fosse ancora lontano.

La sua capacità di prendere il pallone, attraversare un'ampia zona del campo, portarlo in un'area più pericolosa e poi creare un'occasione per un compagno di squadra o entrare lui stesso nell'aziione finale si è riflessa anche nelle metriche dei dati avanzati.

Secondo il modello GPA+ (goal probability added), che mappa tutti i tocchi di palla di un giocatore nel corso della stagione e calcola quanto questi aumentino le possibilità di segnare della sua squadra, è stato l'inglese il miglior giocatore della Bundesliga nella sua posizione.

Tre posizioni diverse? Nessun problema

Nonostante il suo successo a Dortmund, l'allenatore del Real Carlo Ancelotti aveva altri piani per il calciatore ingaggiato dopo aver esborsato 103 milioni di euro, cercando di creare un nuovo Real Madrid. Questo perché il ruolo di centrocampista difensivo è affidato ad Aurelien Tchouameni, mentre Federico Valverde ed Eduardo Camavinga sono gli altri talenti emergenti del centrocampo, e con loro l'iconico Toni Kroos si alterna come numero otto della squadra.

E Bellingham? Beh, in una formazione 4-4-2, è posizionato come vertice alto del rombo di centrocampo, dove spesso agisce essenzialmente come un attaccante piuttosto che come un numero dieci. Corre come un attaccante, effettua tiri simili a quelli di un attaccante e segna come un attaccante.

Bellingham ha realizzato finora il 26% dei gol ottenuti dal Real (tra i giocatori con più di 450 minuti), la seconda quota più alta dietro all'attaccante Joselu, attualmente al 30%. Molto più indietro ci sono gli esterni Rodrygo e Vinicius Junior. 0,45 gol xG a partita per l'inglese sono i migliori tra i centrocampisti offensivi della Liga. Bellingham, infatti, produce ben 2,3 tiri verso la porta avversaria a partita e mantiene una media di un gol a incontro.

Dei 24 tentativi registrati finora, ha calciato 19 volte dall'interno dell'area, la maggior parte dei quali da zone centrali, spesso al limite dell'area e in quattro casi appena dentro.

Sebbene Bellingham non si incarichi mai di calciare da fermo, è un grande fornitore di passaggi in area ed è tra i primi centrocampisti centrali nella metrica degli assist attesi, oltre ad aver ottenuto ottimi risultati anche nei modelli che valutano il contributo complessivo dei passaggi al funzionamento della squadra.

I suoi dati in Bundesliga si ripetono in Liga per quanto riguarda la corsa e il dribbling, dato che il britannico non solo usa il suo eccellente movimento nell'area di rigore avversaria, ma anche a centrocampo, dove rompe regolarmente le linee avversarie dopo aver conquistato il pallone. Non a caso, inoltre, spicca per essere uno dei giocatori più fallosi del campionato.

Negli ultimi 15 mesi Bellingham ha dimostrato chiaramente di poter fornire prestazioni d'élite in tre posizioni distinte, qualcosa di totalmente inedito nel calcio moderno. Perché non solo possiede una serie di abilità uniche ma, a detta di tutti, possiede anche un'elevata forza mentale e capacità di leadership.

In campo dà l'impressione di essere un giocatore nel pieno della sua carriera calcistica ed è quindi facile dimenticare che ha solo 20 anni.