Dopo i torti arbitrali subiti nell'esordio con la Francia, la vittoria contro la Svizzera era fondamentale per continuare a rimanere in corsa.

Ciononostante, il 3-2 rifilato ai rossocrociati non permette all'Italia Under 21 di avere in mano il proprio futuro. Ed è per questa ragione che la polemica sconfitta rimediata contro i transalpini (2-1) potrebbe essere doppiamente una beffa.

Andiamo in ordine. In teoria, battendo la Norvegia, i ragazzi di Nicolato non dovrebbero avere problemi a superare il turno. Ma c'è un "tuttavia" e ha la forma di un biscotto.

Tuttavia, infatti, nel caso in cui gli elvetici dovessero battere la Francia di un gol con un risultato uguale o superiore al 3-2, gli azzurrini tornerebbero a casa.

Il regolamento dice che qualora tre squadre dovessero chiudere il girone con gli stessi punti (in questo caso 6) a rompere l'equilibrio interverrebbe la classifica avulsa.

Il primo fattore da tenere in conto sarebbe quello dei punti negli scontri diretti che, però, in questo caso non servirebbe a fare la differenza (3 per tutti). Stesso discorso (se, come dicevamo, la Svizzera superasse la Francia di un gol con un risultato uguale o superiore al 3-2) per la differenza reti negli scontri diretti che sarebbe zero per tutte e tre.

E così, se dovesse finire esattamente 3-2 a faovre della Svizzera, gli elvetici sarebbero primi del girone con 5 gol fatti e cinque subiti, mentre a fare la differenza tra Francia e Italia, che a quel punto sarebbero in totale parità nella classifica avulsa, sarebbe lo scontro diretto che, come sappiamo, è a favore dei transalpini.

In caso di vittoria della Svizzera per 4-3, 5-4 e via dicendo, a penalizzare l'Italia sarebbero, invece, i gol segnati negli scontri diretti. Insomma, la possibilità di restare fuori anche in caso di vittoria, per gli azzurri c'è, ma sarebbe, oltre che sospetto, clamoroso. 

Ancor più clamoroso di quando Svezia e Danimarca pareggiarono 2-2 eliminado la nazionale maggiore dall'Europeo del 2004.