L'Italia torna a Wembley per sentirsi di nuovo grande e dimenticare il caso scommesse

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L'Italia torna a Wembley per sentirsi di nuovo grande e dimenticare il caso scommesse
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L'Italia torna a Wembley per sentirsi di nuovo grande e dimenticare il caso scommesse
L'Italia torna a Wembley per sentirsi di nuovo grande e dimenticare il caso scommesseAFP
La nazionale di Luciano Spalletti è attesa dall'Inghilterra, domani sera, nel proprio tempio: lo stesso dove l'Italia si proclamò campione d'Europa per la seconda volta nella propria storia. Battendo gli inglesi, gli azzurri metterebbero una serissima ipoteca sulla qualificazione a Euro 2020.

Dall'Inghilterra all'Inghilterra. Da Wembley a Wembley. Dalla finale dell'Europeo 2020, giocato nel 2021, alla gara di domani sera valida per le qualificazioni al torneo continentale che si disputerà in Germania l'anno prossimo. Sono passati più di due anni dai rigori che restituirono il sorriso a una nazionale e a un intero paese che non aveva ancora superato lo shock dell'esclusione, a mano della Svezia, dal Mondiale di Russia.

Il trionfo contro gli inglesi, però, per quanto bello e importante, finì per assumere, meno di un anno più tardi, i contorni di una grande illusione, quelli propri di una squadra di secondo livello che, dopo aver compiuto un impensabile exploit, torna inevitabilmente nei propri ranghi.

L'incontro di domani
L'incontro di domaniFlashscore

Ed è per questa ragione che, per certi versi, l'eliminazione rimediata ai playoff contro la Macedonia del Nord è stata più dolorosa di quella inflitta agli azzurri, allora allenati da Gian Piero Ventura, dalla Svezia.

E già, perché, sebbene durissimo da digerire, il primo flop era stato catalogato come una sorta di incidente di percorso del quale il principale colpevole era il commissario tecnico. Decisamente più difficile, invece, scaricare la colpa, nel 2022, sullo stesso ct che, pochi mesi prima, aveva condotto gli azzurri a vincere l'Europeo contro tutti i pronostici.

La batosta contro la Macedonia del Nord è stata quella che ha fatto capire ai tifosi italiani una volta per tutte che il livello del nostro prodotto locale, per diverse ragioni, non è più quello di una volta. Manca qualità e questo è evidente.

Non ha avuto problemi ad ammetterlo Carlo Ancelotti che, in dichiarazioni a Radio Rai 1, ha sottolineato come si tratti di "una questione di cicli, di generazioni migliori rispetto ad altre: l'Italia sta soffrendo la mancanza di attaccanti giovani e di valore. Bisogna solo aspettare un attimo".

Sotto questo aspetto, il poker rifilato a Malta, per quanto importante, non può essere preso come cartina al tornasole dell'attuale livello competitivo della nazionale di Luciano Spalletti. Il vero test probante sarà, infatti, quello di domani sera a Londra contro l'Inghilterra, appunto.

La classifica del Gruppo C
La classifica del Gruppo CFlashscore

La scorsa primavera, gli inglesi dimostrarono di essere più squadra, superando gli azzurri al Diego Armando Maradona di Napoli e, stasera, potrebbero accontentarsi anche di un pareggio, sebbene la ferita dell'Europeo perso in casa sia ancora aperta, ragion per cui Bellingham e compagni scenderanno in campo con il chiaro obiettivo di vendicarla.

Per l'Italia, invece, la gara è fondamentale non solo come test o dal punto di vista dell'orgoglio, ma anche e soprattutto per la classifica. La vittoria contro Malta è, infatti, servita a raggiungere (con una partita in meno) a quota 10 l'Ucraina.

Una sconfitta a Wembley, però, obbligherebbe gli azzurri a doversi presentare a Kiev, il prossimo 20 novembre, con l'obbligo di vincere per evitare di dover arrivare in fondo con il fiatone e la calcolatrice in mano.

I prossimi incontri degli azzurri
I prossimi incontri degli azzurriFlashscore

E non c'è dubbio che le assenze, per ragioni diverse, di Federico Chiesa e Sandro Tonali non vanno nella direzione auspicata da Spalletti. E se lo sfortunato attaccante della Juventus è costretto ai box dall'ennesimo guaio fisico, l'esclusione dell'ex centrocampista del Milan è ancora più dura da digerire.

Come noto, infatti, sia lui che Nicolò Zaniolo sono stati costretto ad abbandonare Coverciano dopo il loro, presunto, coinvolgimento nello scandalo scommesse scoppiato nei giorni scorsi dopo le prime rivelazioni su un altro Nicolò, Fagioli.

Gli azzurri sotto accusa
Gli azzurri sotto accusaX

E se è vero che la storia ci ricorda come la nazionale italiana sia sempre riuscita a togliere il meglio di sè stessa proprio nei momenti peggiori, è altrettanto vero che, sia nel 1982 (Totonero) che nel 2006 (Calciopoli), Enzo Bearzot e Marcello Lippi potevano contare su un gruppo consolidato di campioni già affermati.

Uno dei compiti di Luciano Spalletti, invece, è proprio quello di ricostruire un gruppo che ha smarrito la propria identità, sempre ammesso che quella sfoggiata all'Europeo del 2021 possa davvero ancora definirsi tale. E, sotto questo aspetto, siamo sicuri che il tecnico toscano avrebbe preferito affrontare una gara importante come quella di Wembley con la giusta tranquillità. Sia all'esterno che all'interno del suo spogliatoio: "In queste circostanze dobbiamo pensare di superare i nostri limiti", parola di ct.