Italia: tre punti fondamentali, ma il cammino sarà lungo e, senza coraggio, doloroso

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Italia: tre punti fondamentali, ma il cammino sarà lungo e, senza coraggio, doloroso
Roberto Mancini
Roberto ManciniAFP
Dopo la sconfitta contro l'Inghilterra, Mancini ha provato a cambiare le carte in tavola a Malta dove sono arrivati tre punti d'oro, nonostante una prova tutt'altro che esaltante. Continuare con gli esperimenti, però, è doveroso.

Accontentiamoci di vincere. Almeno per ora. Non è questo, infatti, il momento di fare gli schizzinosi. L'Italia non è più una potenza mondiale del calcio, quantomeno non una delle prime cinque e, probabilmente, nonostante il ranking Fifa ci piazzi in ottava posizione, nemmeno una delle migliori dieci.

Ed è per questa ragione che i tre punti conquistati a Malta devono essere incassati con estrema soddisfazione, nonostante la prestazione degli azzurri sia stata tutt'altro che convincente. Ed è proprio per questa ragione che la vittoria ottenuta contro la nazionale allenata da Michele Marcolini dev'essere considerato un primo passo fondamentale della ricostruzione.

La nuova Italia
La nuova ItaliaAFP

Non è mai semplice lasciarsi il passato alle spalle. Men che meno se quei giocatori ti hanno portato a vincere un Europeo. Roberto Mancini, tuttavia, ha capito che la sua Italia è già arrivata a un punto di non ritorno: rinnovarsi e morire. Per evitare che a perire di dolore siano i tifosi azzurri che non sopporterebbero davvero un'altra cocente eliminazione.

Cocente e, in questo caso, ancora più incomprensibile. E già, perché non riuscire a qualificarsi ai campionati europei di calcio che si disputeranno l'anno prossimo in Germania sarebbe un vero e proprio crimine per una nazionale quattro volte campione del mondo. L'allargamento del torneo a 24 squadre, rende praticamente impossibile che a restare fuori possa essere un top team.

Ciononostante, visti gli ultimi precedenti, non si può davvero dare nulla per scontato. I due mondiali mancati hanno segnato un'intera generazione di tifosi che non vogliono nemmeno pensare di poter essere costretti a rinunciare a un altro torneo importante.

Il ct azzurro
Il ct azzurroAFP

La sensazione è che, se consideriamo l'Inghilterra la principale favorita al primo posto nel girone, dovrebbe essere l'Ucraina l'avversaria più agguerrita per una seconda piazza che, dopo appena due giornate, è già diventato sia l'obiettivo minimo che quello massimo. Almeno per ora. E comunque, cominciamo a vincerle tutte prima di presentarci in Inghilterra con ambizioni diverse.

Per riuscirci, nonostante la modestia delle rivali (oltre all'Ucraina e Malta, il gruppo include anche la Macedonia del Nord), gli azzurri dovranno sudare perché, la storia non scende in campo, il cammino verso la rinascita è ancora lungo e complicato. E una cosa è certa, senza coraggio, sarà ancora più doloroso.

E già, perché se è vero che non fallire l'appuntamente Europeo è, senza dubbio, la priorità della nazionale italiana, è altrettanto vero che bisogna guardare oltre, sin da ora, e avere l'ambizione di arrivare in Germania con un gruppo di calciatori affiatato che si è lasciato definitivamente alle spalle, durante le qualificazioni, le pressioni e il pessimismo che, inevitabilmente, si sono impadronite di Coverciano.

Mateo Retegui
Mateo ReteguiAFP

In questo senso, le scelte del Mancio a Malta sono un segnale evidente che anche il commissario tecnico marchigiano abbia capito che non può aspettare - così come aveva detto alla fine della gara contro l'Inghilterra - di raggiungere la qualificazione prima di cominciare a fare gli esperimenti di cui la sua Italia ha un disperato bisogno.

Il primo è andato alla grande. Le due reti segnate da Mateo Retegui nei suoi due primi incontri con la maglia della nazionale fanno ben sperare. Questo non vuol dire che l'Italia abbia già trovato il suo nuovo centravanti titolare, ma dimostra sicuramente che ci siano delle basi sulle quali poter lavorare.

Allo stesso modo, però, non bisognerà disperarsi se i prossimi esperimenti - sia tecnici (giocatori) che tattici - dovessero fallire. Perché succederà e bisogna esserne coscienti sin dasubito. Ma sarà proprio in quel momento che sarà ancora più importante difendere con maggiore convinzione la necessità di voltare pagina, sapendo che non sarà semplice, ma che in caso contrario i guai potrebbero essere peggiori.