I nostri avversari, l'Inghilterra: una squadra che non ci batte da oltre dieci anni

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
I nostri avversari, l'Inghilterra: una squadra che non ci batte da oltre dieci anni
Undici dell'Inghilterra in Qatar
Undici dell'Inghilterra in QatarProfimedia
La forte nazionale allenata da Southgate viene da 3 sconfitte e 3 pareggi contro gli azzurri e dovrà fare a meno del suo giocatore più in forma, Marcus Rashford.

L'Inghilterra che scenderà in campo stasera contro l'Italia allo Stadio 'Diego Armando Maradona' di Napoli non è molto differente da quella ammirata nel corso dell'ultima Coppa del Mondo. Quella sconfitta dalla Francia l'11 dicembre scorso, per intenderci.

Rispetto a quella squadra gli elementi sono più o meno tutti gli stessi, in continuità con le idee di coach Gareth Southgate che è riuscito nell'impresa di non farsi esonerare dopo i flop di Euro 2020 e Mondiali 2022: rispetto ai 26 convocati in Qatar a Napoli non ci saranno Trent Alexander-Arnold, Ben White, Conor Coady, Callum Wilson e Raheem Sterling. A questi si aggiungono tre defezioni dell'ultim'ora: Marcus Rashford (19 gol da dicembre ad oggi), Mason Mount e Nick Pope, per cui è stato scelto di chiamare il solo Fraser Forster senza sostituire i primi due. 

Le novità rispetto ai convocati per la Coppa del Mondo sono Marc Guehi del Crystal Palace, Reece James e Ben Chilwell del Chelsea (che a novembre erano infortunati) e Ivan Toney del Brentford.

Come ben sappiamo si tratta di una rosa strabordante di talento, in cui è inevitabile che qualcuno venga scartato e resti fuori dai 25: anche questa volta è toccato a Fikayo Tomori, Tammy Abraham e Jadon Sancho, per fare qualche nome di calciatori mai presi veramente in considerazione dal commissario tecnico inglese.

Il vero problema di questo ciclo recente è stato proprio quello non aver saputo sfruttare le potenzialità di questi ragazzi, il cui grande limite è forse stato quello dell'età e dell'esperienza. Anche se è anche questo è un ragionamento relativo, se pensiamo a quanto e a come alcuni giocatori ancora estremamente giovani siano ormai da tempo i trascinatori dei loro rispettivi club: due su tutti, il Bukayo Saka (21) nell'Arsenal e Jude Bellingham (19) nel Borussia Dortmund.

La gara in programma stasera, che inaugurerà il nuovo percorso di qualificazione in vista di Euro 2024, è l'ennesima che vede di fronte Inghilterra e Italia nel recente periodo. Gli inglesi hanno perso l'ultimo match (1-0 lo scorso settembre a Milano, match di Nations League) e complessivamente non battono l'Italia da sei incontri (3 sconfitte e 3 pareggi), tra cui ovviamente è compresa la finale di Euro 2020 persa ai calci di rigore.

L'ultimo successo inglese risale infatti a oltre dieci anni fa, 2-1 in amichevole a Berna con soli due giocatori che potrebbero essere in campo a Napoli: Kyle Walker da una parte e Marco Verratti dall'altra. Per trovare un successo inglese in una gara 'che conti' bisogna scivolare fino al 1977, quando fummo sconfitti per 2-0 in una partita valida per le qualificazioni a Messico 1978. 

Bellingham e Saka
Bellingham e SakaProfimedia

Per quanto riguarda l'undici inglese che potrebbe scendere in campo, l'unica certezza al momento è lo schieramento della difesa a quattro e la presenza di Harry Kane davanti come terminale offensivo dei suoi. Southgate ha sempre scelto quattro uomini dietro, salvo poi sbizzarrirsi con le soluzioni dal centrocampo in su: in Qatar ad esempio si è vista l'Inghilterra con il 4-3-3, con il 4-2-3-1 o con il 4-1-4-1, a seconda degli interpreti scelti dal suo allenatore e degli avversari da affrontare. E salvo sorprese sarà così anche contro l'Italia stasera.