Il confronto europeo tra Milan e Roma: più di un derby, più di una semplice qualificazione

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Il confronto europeo tra Milan e Roma: più di un derby, più di una semplice qualificazione
Stefano Pioli
Stefano PioliAFP
Da un lato Pioli deve provare a zittire le malelingue sul suo operato, dall'altro De Rossi punta al rinnovo. La sfida tra rossoneri e giallorossi sarà ad altissimo voltaggio

In tempi recenti, tranne che in una sola occasione nella stagione 2003-04, Milan e Roma non si sono mai davvero mai sfidate per un titolo. In quell'occasione le due rivali che si contenderanno l'accesso alle semifinali dell'attuale edizione d'Europa League, si giocarono il tutto per tutto in campionato nella sfida vinta a San Siro dai rossoneri grazie a un gol di Andriy Schevchenko. E, dopo quasi dieci anni precisi, ecco nuovamente il destino mettersi contro rossoneri e giallorossi, rappresentanti di due modi opposti di sentire il calcio e la vita.

Da un lato la Milano industriosa e vincente, che sebbene non lotti per lo Scudetto vanta uno status importantissimo in Europa. Dall'altro la Roma passionale, che punta a diventare una rompiscatole di spessore nella seconda competizione continentale, dopo aver vinto la Conference League con Mourinho. Quella dell'Europa League è una coppa che né i meneghini né i capitolini hanno mai alzato al cielo. Perché, nonostante il grande curriculum europeo, il Milan non vanta nelle sue bacheca la vecchia coppa Uefa, e la Roma ha sfiorato l'EL soltanto lo scorso anno in finale contro il Siviglia

La doppia sfida in programma ad aprile, dunque, sarà cruciale per entrambi, anche se i motivi saranno diversi. 

La gloria del Diavolo

Partendo dal presupposto che è impossibile sottovalutare l'impegno europeo, la squadra di Stefano Pioli parte forse con un leggero vantaggio psicologico. Ed è quello di avere praticamente già centrato la qualificazione in Champions League, un torneo fondamentale per mantenere alta la competitività nel medio periodo attraverso gli introiti. E dopo aver praticamente passeggiato contro lo Slavia Praga, fare la voce grossa nel continente non rappresenta solo uno sfizio, ma un obiettivo vero e proprio per la stagione.

L'impressione è che i rossoneri punteranno con forza al passaggio del turno proprio perché un eventuale trionfo, o quantomeno un'ottima cavalcata, aggiungeranno prestigio e gloria a un'annata nella quale arrivare sul podio in Italia rappresenta già di per sé un upgrade rispetto a quanto fatto l'anno scorso. Gli abbondanti rinforzi sul mercato, infatti, potrebbero essere assimilati del tutto l'anno prossimo. Un'ottima prova combinata in Italia e in Europa potrebbe essere il trampolino ideale per il futuro immediato. Pioli, inoltre, sa bene che il glamour europeo potrebbe aiutarlo a mantenere un posto fin troppo discusso dai tifosi.

La forma recente del Milan
La forma recente del MilanFlashscore

Il riscatto della Lupa

La finale dell'anno scorso persa a Budapest contro il Siviglia ha lasciato una ferita apertissima in casa Roma. Specie nel modo in cui è arrivata. Quasi 40 anni dopo la famigerata sconfitta in casa contro il Liverpool nell'allora Coppa dei Campioni, in casa giallorossa si è vissuto un altro incubo a tinte inglesi, con stavolta l'arbitro Anthony Taylor a recitare la parte del villano. Aver mancato l'opportunità di vincere l'Europa League dello scorso anno è stato un fardello pesantissimo per tutta la truppa giallorossa, che ha dovuto poi portare sulle spalle anche le eccessive arroganze di un José Mourinho messo alla porta per lo sfinimento dell'ambiente.

La rivoluzione messa in atto da Daniele De Rossi ha per il momento portato ottimi risultati. Il primo fra tutti un rasserenamento del contesto globale, qualcosa che poi è sfociato in un gioco migliore e in una progressiva scalata in classifica, dove adesso i giallorossi sono quinti a soli tre punti dal Bologna. In Europa, invece, il 4-0 all'andata degli ottavi contro il Brighton del fantasmagorico Roberto De Zerbi ha fatto stropicciare gli occhi a tutti. Negli ultimi anni mai si era vista una Roma così dominante. E, dunque, al di là dei valori della rosa sulla carta, perché non puntare ad andare oltre l'ostacolo?

La forma recente della Roma
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Derby e Bayer all'orizzonte

Un derby negli scenari europei è sempre più difficile da decifrare rispetto a uno nei confini patri. E specialmente se in due battute. L'andata a San Siro e il ritorno all'Olimpico sono due circostanze da tenere in conto, specialmente perché prima del match di Milan i capitolini avranno il derby contro la Lazio, uno scontro nel quale non potranno lesinare forze fisiche e mentali. Dopo il match di ritorno, invece, al Milan toccherà la stracittadina contro l'Inter. Un derby 'vero' a testa per entrambe che potrebbe in qualche modo condizionare la gestione delle forze per questo scontro d'Europa League con i palio le semifinali.

E nello scenario più avanzato aleggia minacciosa l'ombra del Bayer Leverkusen, che la Roma ha già sfidato l'anno scorso proprio in semifinale, uscendo vittoriosa dopo un'apologia di resistenza assoluta nella partita di ritorno. Quest'anno, però, la squadra di Xabi Alonso sta dettando legge in Bundesliga, e ancora non ha subito una sola sconfitta in tutta la stagione. Un dato di fatto che rende i tedeschi i grandi favoriti sia nel doppio scontro con il West Ham sia nel quadro successivo. Per il momento, però, è ancora presto per fare un discorso del genere. Occorre affilare le armi per un doppio confronto 'fratricida' che può impreziosire la stagione.