Europa League: indolore sconfitta del Milan a Rennes, i rossoneri soffrono ma vanno avanti

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Europa League: indolore sconfitta del Milan a Rennes, i rossoneri soffrono ma vanno avanti
Luka Jovic
Luka JovicAFP
La tripletta di Bourigeaud non è servita per la rimonta dei bretoni, puniti da Jovic e Leao

Rennes-Milan 3-2

Una partenza a razzo, quella del Rennes, che per qualche momento ha ricordato ai tifosi milanisti il pessimo inizio di La Coruña, quando nella primavera del 2004 i rossoneri furono eliminati dalla Champions dal Depor capace di rimontare il 4-1 subito a San Siro. Il gol del veterano Bourigeaud, arrivato all'undicesimo, aveva legittimato l'ottimo approccio dei padroni di casa, che con i giri ai massimi e sull'onda dell'entusiasmo di un Roazhon Park ad alto voltaggio hanno provato ad arrembare fin da subito per cercare il miracolo.

La squadra di Pioli, però, è stata brava a non farsi stendere dopo il gol. Anzi, ha compreso che fosse arrivato il momento di reagire e si è destata, riuscendo a trovare gli spazi giusti per siglare il gol del pareggio al 22esimo. Ad andare a rete ci ha pensato un Luka Jovic che nell'ultimo periodo, espulsione a Monza a parte, sta dimostrando con sempre più continuità quanto sia importante in queste partite, come accaduto anche in campionato contro il Frosinone.  

Poco prima dell'intervallo il Milan ringraziava l'istinto di Maignan, che come poteva smanacciava una conclusione di Kalimuendo, spezzando così l'irruente folata di ribellione di un Rennes pieno di orgoglio ma poco efficace sotto porta. 

Contropiede letale

La ripresa, però, ha visto i padroni di casa rientrare in campo con tutta la furia possibile, cercando il gol che potesse dare un senso alla partita. E ci riusciva al nono minuto, quando un'incursione di Terrier in area rossonera veniva fermata in modo giudicato irregolare dall'arbitro da un Kjaer troppo indeciso e lento. Il calcio di rigore veniva trasformato nuovamente da Bourigead, che aumentava il voltaggio della contesa e la temperatura dello stadio. Una temperatura che, però, veniva abbassata di decine di gradi pochi minuti dopo da Leao, che dava l'ennesima dimostrazione di incisività a campo aperto, che dopo due occasioni mancate culminava un contropiede con gol dopo un paio di fortunosi rimpalli in area, sebbene dopo una cavalcata delle sue.

Era il gol che chiudeva il discorso qualificazione, un discorso quasi mai davvero aperto in tutta la serata. La logica punizione a un pessimo schieramento dei bretoni, troppo scoperti per concedere il fianco al portoghese, un autentico purosangue con 60 metri da percorrere. Il gol del 3-2, firmato ancora una volta da Bourigeaud dal dischetto dopo un colpo di pugno di Jovic, serviva solo al centrocampista francese per trovare la gloria personale. Ma il pallone nella sua casa sarà per lui sempre un ricordo agrodolce, perché testimone di un'eliminazione figlia del pessimo match dell'andata. Il Milan ringrazia e guarda avanti. Vincere l'Europa League, a questo punto, è un obiettivo vero.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform