Europa League: il perfect day della Juve si conclude con la qualificazione in semifinale

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Europa League: il perfect day della Juve si conclude con la qualificazione in semifinale

Adrien Rabiot festeggia il gol
Adrien Rabiot festeggia il gol AFP
I bianconeri pareggiano 1-1 all'Alvalade e conquistano la qualificazione dopo una battaglia con i portoghesi. I gol, tutti nel primo tempo, portano le firme di Rabiot e Edwards su calcio di rigore.

“Perfect day” cantava Lou Reed, nell’album “Transformer” del 1972. È un perfect day, un giorno perfetto quello della Juventus, che in un colpo solo si vede catapultata al terzo posto in classifica in campionato e in semifinale di Europa League dopo un pareggio con lo Sporting a Lisbona.

Una giornata iniziata alle 18.15 con la sentenza del ​​Collegio di Garanzia dello Sport, che ha deciso di accogliere il ricorso bianconero sospendendo la pena e rinviando gli atti alla Corte d’Appello della Figc, e conclusa sul campo dell’Alvalade. 

Le formazioni in campo
Le formazioni in campoFlashscore

Nella trasferta portoghese Allegri decide di rompere gli indugi difensivi e mandare in campo il miglior potenziale offensivo a disposizione con Chiesa e Di Maria ai lati di Vlahovic. A centrocampo Fagioli paga probabilmente l’errore commesso contro il Sassuolo e al suo posto il tecnico sceglie Miretti, mentre in porta torna Szczesny. Lo Sporting risponde con la coppia d’attacco Edwards-Trincao.

Il buongiorno per la Juve si vede dal mattino: al 9’, da calcio d’angolo da sinistra battuto da Chiesa, colpo di testa di Bremer, rimpallo tra Coates e Danilo e palla che arriva a Rabiot. Con un tiro di controbalzo il francese timbra l’11esimo gol stagionale e porta i bianconeri in vantaggio.

La reazione portoghese però è veemente e al 18’ i padroni di casa  trovano il pareggio dopo un’azione da destra conclusa da un cross radente che costringe Danilo a rifugiarsi sul palo. Sulla ribattuta del legno la palla arriva a Ugarte che viene messo giù da Rabiot, Letexier non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri va Edwards che sceglie la conclusione centrale e batte Szczesny. 

Raggiunto il pareggio, l’Alvalade si accende e la partita diventa una battaglia. I lusitani provano ad aumentare la pressione allargando il gioco sulle fasce per costruire azioni avvolgenti. La Juventus è attenta e brava a chiudere gli spazi, intercettare e provare a ripartire. Dai calci d’angolo accumulati dai bianconeri però non nascono fiori e i portoghesi non riescono a trovare l’opportunità della stoccata decisiva. Alla fine lo stallo porta le due squadre a chiudere il primo tempo in parità.

Nella ripresa la Juventus fa girare palla e Di Maria sale in cattedra. L’argentino dopo dieci minuti ruba una palla al limite dell’area, la difende e serve Cuadrado in corsa che crossa per Vlahovic, ma il serbo impatta male a porta vuota e l’azione sfuma.  Al 70' finisce la sua partita, che lo vede ancora una volta a secco nonostante le ottime occasioni sotto porta. Al suo posto entra Milik e con lui anche Pogba che prende il posto di Miretti, ma anche Gatti che prende quello di Bremer dopo un problema muscolare del centrale brasiliano.

Quattro minuti dopo un errore di Danilo manda al tiro Esgaio, che solo davanti a Szczesny spara alto. Adesso lo Sporting preme alla ricerca del secondo gol e la gara si accende anche da un punto di vista nervoso. Amorin si prepara al forcing finale e decide di mettere dentro anche Reis per Inacio e Chermiti per Trincao. A cinque minuti dalla fine Coates, corpulento difensore e capitano messo a centro boa per tentare il tutto per tutto, ha l'opportunità migliore ma dimostra tutti i suoi limiti tecnici sparando alto a volo davanti a Szczesny un cross di Edwards.

La Juve stringe i denti, resiste alla pressione e alla fine porta a casa il pareggio che le consente di qualificarsi alle semifinali di Europa League, concludendo così nel migliore dei modi una serata iniziata già benissimo per i colori bianconeri.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchFlashscore