Lo stesso risultato dell'andata nei primi 90 minuti della semifinale di ritorno di Conference League aveva portato lo scontro tra Basilea e la Fiorentina ai supplementari. Anzi, in realtà a portare la Viola alla resa dei conti oltre il tempo regolamentare è stato Nico Gonzalez, autore di una doppietta che riproponeva lo stesso risultato del Franchi. Poi, ci ha pensato Antonin Barak, che al 130esimo si faceva trovare pronto a due passi dalla linea di porta avversaria dopo un tiro del solito Gonzalez respinto dal portiere avversario.
L'argentino, quest'anno uno dei principali motori dell'aereo viola, è stato l'uomo decisivo per alimentare il grande sogno di Vincenzo Italiano di ribaltare l'1-2 subito nel finale in casa. E i viola, che negli ultimi minuti del match d'andata erano stati puniti, hanno risposto con la stessa moneta, trovando il gol dell'1-3 definitivo e che valeva la finale di Praga in extremis. Una finale che lo stesso Barak vorrà onorare in quanto padrone di casa.
Due mancini nella storia di Firenze, che finalmente torna a vivere una notte europea che porta a una finale, qualcosa che mancava da troppo sulle rive dell'Arno. E sarà da questo fiume che partirà la voglia di vincere di Biraghi e compagni, che sono attesi sulle sponde della Moldava mercoledì 7 giugno, quando di fronte si troveranno il West Ham, che a sua volta ha sconfitto l'Az Alkmaar. Un premio importantissimo e meritato per Italiano, il quale ha dimostrato anche oggi di vivere il calcio con una mentalità europea. Una mentalità da finale di Conference.