Coppa Italia, Cremonese tra retrocessione e sogno: la normalità Ballardini sinonimo d'impresa

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più
Coppa Italia, Cremonese tra retrocessione e sogno: la normalità Ballardini sinonimo d'impresa
La Cremonese elimina il Napoli
La Cremonese elimina il NapoliProfimedia
I grigiorossi proveranno, stasera, a rimontare la sconfitta subita nella gara d'andata contro la Fiorentina, 0-2, conquistando la prima finale di Coppa Italia della propria storia. L'obiettivo è quello di far saltare il banco, proprio come a Napoli e Roma.

"Vogliamo fare la storia". Alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia, Vicenzo Italiano ci ha tenuto a caricare di significati la gara che si disputerà stasera al Franchi. La verità, però, è che a scrivere la storia non per iperbole, ma per davvero potrebbe essere Davide Ballardini.

E già, perché se è vero che la Fiorentina non arriva in una finale da nove anni - nel 2014 perse 3-1 contro il Napoli - è altrettanto vero che la Cremonese non ci è mai arrivata all'ultimo atto della Coppa Italia. E, sotto questo aspetto, il 2-0 con il quale si è chiusa la partita d'andata disputata allo Zini è una sorta di mezza sentenza definitiva che pende sulla testa dei grigiorossi.

Detto questo, è stata proprio la squadra di Ballardini a dimostrare che, quest'anno in Coppa Italia, non c'è nulla di già scritto. Basta dare un'occhiata anche rapida alle rivali che i lombardi sono stati obbligati a superare per arrivare fino a questo punto.

Le imprese di Napoli e Roma

Il miracolo Cremonese, infatti, nasce lo scorso 17 gennaio, quando la pioggia battente caduta sul terreno di gioco del Maradona è servita a rendere ancora più epico il trionfo del fanalino di coda che è riuscito a eliminare la capolista, davanti ai propri tifosi, ai calci di rigore (6-7).

L'effetto Coppa non si era ancora affievolito un mese più tardi, all'Olimpico. Di fronte la Roma di José Mourinho che se una cosa ha dimostrato in queste due stagioni è di saperci fare con le competizioni a eliminazione diretta. Una Conference League e una semifinale (per il momento...) di Europa League lo confermano.

Eppure, anche senza pioggia, ad avere la meglio furono i grigiorossi che non ebbero bisogno nemmeno di trascinare i giallorossi, sostenuti da oltre 60 mila spettatori, ai supplementari o ai rigori. In quel caso, infatti, la pratica fu archiviata dopo novanta minuti più recupero (1-2).

La freddezza di Ballardini

Quello che ha più sorpreso alla vigilia del match di stasera è che a invocare l'epica e la storia sia stato Italiano e non Ballardini. Il tecnico della Cremonese, infatti, si è soffermato con estrema tranquillità su quello che dovrà fare la prorpia squadra per rimontare: "Noi vogliamo vedere una Cremonese compatta, squadra, che se la gioca contro la Fiorentina. Poi per me possiamo anche vincere 2-0, e non 3-0, ma l’importante è vedere una squadra, chiara".

Insomma, l'allenatore romagnolo si accontenterebbe anche di vincere "solo" 2-0 e portare i viola ai supplementari vedee l'effetto che. E non stava scherzando mentre lo diceva. Ballardini deve aver capito che per avere qualche opzione di rimonta bisogna approcciare la gara con normalità, perché per la Cremonese, in Coppa Italia, normalità è sinonimo di impresa.

"Il primo tempo è finito 0-2. La squadra che incontreremo è molto forte ed è molto stimolante giocare contro una squadra così forte davanti al loro pubblico. È un grande stimolo per noi e vediamo di fare bene". Con l'espressione un po' così.