Prima dell'inizio della partita, Pep Guardiola aveva messo in guardia i suoi, dicendo che le veloci transizioni palla al piede del Copenhagen avrebbero potuto mettere in difficoltà il suo Manchester City. E in effetti stavolta il tecnico catalano non ha peccato di politically correct, dato che i danesi almeno per un tempo di gioco hanno creato vari problemi agli inglesi, che da detentori del trofeo hanno dovuto sudare più del dovuto per avere la meglio sugli avversari. Il risultato finale di 1-3, infatti, rispecchia l'enorme dedizione dei padroni di casa, che sebbene siano stati messi sotto al decimo minuto da un colpo di testa di De Bruyne, che piazzava chirurgicamente il pallone nell'angolino dopo un cross di Foden, hanno poi reagito nel migliore dei modi.
Consapevoli della propria freschezza atletica per via di una sosta invernale che li ha aiutati a riposare e a trovare un ritmo di gioco rapido in modo graduale, gli uomini di Neestrup hanno pian piano preso fiducia e campo, approfittando anche dell'infortunio di un Grealish piuttosto in palla, che ha dovuto lasciare il proprio posto a Doku al 21esimo. Meno fluidi nel palleggio per l'uscita del britannico, i Citizens hanno subito il gol del pari di Mattsson, capace di trovare una traiettoria splendida al 35esimo.
La botta, però, risvegliava gli uomini di Guardiola, che facevano valere nuovamente la loro arma preferita, ossia il palleggio estenuante, per trovare nuovamente il pertugio giusto, anche se in un modo leggermente fortunoso. Nel contrasto con Mattsson, infatti, De Bruyne trovava un assist fortuito per Bernardo Silva, abilissimo a toccare di giustezza per fulminare il portiere avversario e riportare i suoi avanti alla fine del primo tempo.
Nella ripresa la tendenza globale non cambiava, con i Citizens a cercare un terzo gol che avrebbe praticamente chiuso i giochi e i padroni di casa intenti a portare la gara al ritorno con il minimo passivo. E dopo i tanti sforzi di un De Bruyne in serata di grazia, come dimostrato dal gol e dall'assist, arrivava nel finale il centro di Foden, assistito nuovamente dal belga. Un gol che chiudeva praticamente i giochi della qualificazione.
