Dopo mesi, forse anni, l'illusione si è spenta. L'illusione di tutta l'Italia del basket, specialmente di Gian Marco Pozzecco, di avere a disposizione Paolo Banchero per i prossimi anni è andata in frantumi. Ad annunciarlo oggi fonti nordamericane, secodno le quali il Rookie dell'Anno NBA disputerà i Mondiali che avranno luogo in Asia con la maglia degli Stati Uniti, il suo paese di nascita.
Il tutto dopo che lo stesso cestista di origini liguri ha visitato l'Italia la settimana scorsa, aumentando così la speranza di un innamoramento per la maglia azzurra. Nulla da fare, invece. L'ala degli Orlando Magic, reduce da un ottimo primo anno in NBA, non risponderà alle sirene italiane, essendo evidentemente più motivato a farsi bello con la nazionale degli USA, che cerca un riscatto importante dopo il settimo posto dei Mondiali cinesi del 2019.
Colpa del Covid?
Corteggiato dall'Italia, nazione di nascita del nonno, dal 2018, Banchero ha preso tempo, anche perché all'epoca frequentava ancora il liceo e non aveva ancora misurato il suo talento contro giocatori professionisti. Dopo aver ottenuto il passaporto italiano, aveva poi avuto anche l'occasione di debuttare con gli azzurri nell'autunno del 2020, ma la positività al Covid di un membro della sua famiglia gli impedì di effettuare la trasferta e venire 'bloccato' dalla nazionale azzurra, che se lo sarebbe così tenuto stretto per sempre.
Poi, i tentennamenti, manifestati anche dal suo agente Mike Miller, che dichiarava che il suo assistito avrebbe preso una scelta che "condizionerà i suoi prossimi 15 anni". Periodo, questo, che evidentemente Banchero vorrà dedicare alla nazionale a stelle e strisce, puntando a obiettivi più elevati. La sua esplosione quest'anno ha sicuramente cambiato le carte in tavola. Resteranno però nella memoria sue alcune dichiarazioni in passato, come quella del 2020 nella quale assicurava: "Voglio aiutare l'Italia a qualificarsi alle Olimpiadi". Poi, l'anno scorso una nuova conferma di questo presunto 'amore': "La mia intenzione resta quella di giocare con la Nazionale italiana".
Infine, la doccia gelata. Una doccia che lascia secco un intero paese, che però aveva già iniziato a subodorare il tutto dopo varie titubanze e la mancata risposta a Pozzecco, che smaniava dalla voglia di allenarlo. Ora, tutto è ormai evaporato e passato alla storia come qualcosa di potenziale spettacolare. E chissà cosa sentirà lo stesso Paolo nel caso in cui i suoi USA e la 'sua' Italia si incroceranno agli ormai incombenti Mondiali della discordia...