Australian Open: l'uragano Djokovic spazza via Rublev e torna in semifinale

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Australian Open: l'uragano Djokovic spazza via Rublev e torna in semifinale

Australian Open: l'uragano Djokovic spazza via Rublev e torna in semifinale
Australian Open: l'uragano Djokovic spazza via Rublev e torna in semifinaleAFP
Per la quarantaquattresima volta nella sua carriera, il fuoriclasse serbo arriva a un passo dall'ultima gara di un torneo del Grande Slam. Soltanto Roger Federer (46) ha disputato più semifinali major di lui.

Per Novak Djokovic, in Australia, nulla è impossibile, nessun rivale troppo forte. Basti pensare che il campione serbo ha vinto gli ultimi 39 incontri, 26 dei quali al Melbourne Park, disputati dall'altra parte del pianeta.

Questa volta, a provare sulla propria pelle l'ira funesta dell'uragano Nole, è stato Andrey Rublev, che suo malgrado è stato costretto a inginocchiarsi, senza nemmeno avere la possibilità di opporre resistenza: 6-1 6-2 6-4 il risultato ottenuto a suo favore in poco più di due ore.

Nonostante a ogni piccolo errore si voltasse verso Goran Ivanisevic per chiedergli spiegazioni, quella che si è abbattuta sul tennista russo è stata una vera e propria tempesta perfetta. Novak è stato superbo anche con la coscia bendata, anche al servizio: 14 i suoi ace.

Nole vs Rublev: non c'è davvero stata storia
Nole vs Rublev: non c'è davvero stata storiaAFP

E così, in semifinale, Nole se la vedrà con lo statunitense Tommy Paul che avuto la meglio di Ben Shelton nel derby a stelle e strisce. Si tratta della sua 44esima semifinale in un torneo del Grande Slam. Soltanto Roger Federer (46) ha fatto meglio di lui.

Superando Paul, Djokovic supererebbe anche il record di vittorie consecutive a Melbourne che, da oggi, condivide con André Agassi: 26. Dopo la sconfitta nel 2019, infatti, nessuno è stato più in grado di batterlo.

Gli altri due record alla sua portata hanno invece a che vedere con Rafa Nadal, l'unico tennista ad aver vinto 22 Slam e ad aver conquisto lo stesso major 10 volte. Ma per questo c'è ancora tempo.