Australian Open, Djokovic dà ragione a Murray sulla polemica per l'orario degli incontri

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Australian Open, Djokovic dà ragione a Murray sulla polemica per l'orario degli incontri

Australian Open, Djokovic dà ragione a Murray sulla polemica per l'orario degli incontri
Australian Open, Djokovic dà ragione a Murray sulla polemica per l'orario degli incontriAFP
Il serbo vorrebbe che gli organizzatori dell'Australian Open tenessero conto dei suggerimenti dei giocatori per la programmazione delle partite, aggiungendo che gli scontri a tarda notte sono "estenuanti"

Andy Murray ha sofferto una cocente eliminazione dal torneo per mano di Roberto Bautista Agut, al termine della quale non le ha mandate a dire agli organizzatori: "Finire le partite alle 4 del mattino non fa bene ai giocatori". Sulla stessa lunghezza d'onda è volato Novak Djokovic, che ha rincarato la dose: "Penso che il contributo dei giocatori sia sempre importante per l'organizzazione del torneo, anche se sappiamo che non è (decisivo) perché dipende da ciò che vogliono le emittenti televisive, che hanno l'ultima parola".

Il serbo, che ha vinto il suo incontro mostrando però alcune defaillance dal punto di vista fisico, ha dato ragione al suo collega scozzese, ricalcando il fatto che per i tennisti finire le partite così tardi prevede sforzi importanti: "Sebbene per il pubblico sia divertente ed emozionante, per noi è davvero estenuante".

Per Djokovic, che affronterà l'australiano Alex de Minaur lunedì prossimo, è fondamentale recuperare la condizione fisica attraverso un riposo concreto: "Ognuno ha il suo ciclo di sonno interroto continuamente. Giocando a questi orari si finisce per non avere mai abbastanza tempo per recuperare davvero per giocare poi un'altra partita che va ai cinque set. Credo che sia arrivato il momento di intervenire riguardo al programma dopo quello che abbiamo visto quest'anno".