Analisi, l'Argentina alla ricerca della storia

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Analisi, l'Argentina alla ricerca della storia

Analisi, l'Argentina alla ricerca della storia
Analisi, l'Argentina alla ricerca della storiaAFP
I due volte campioni del mondo arrivano in Qatar da favoriti dopo aver vinto la Coppa America lo scorso anno al Maracaná. In questo Mondiale l'Argentina non ha paura di nessuno, con Messi che farà di tutto per poter finalmente imitare Maradona e regalare al suo popolo la stessa gioia che diede il divino Diego nel 1986.

Il precedente Mondiale è stato un disastro totale per l'Argentina, dopo il quale Jorge Sampaoli (62) è stato sollevato dall'incarico di commissario tecnico. Lionel Scaloni (44), tra i suoi assistenti a Russia 2018, è stato poi ingaggiato ad interim per guidare l'Albiceleste alla Coppa America 2019, dove ha ottenuto il terzo posto. Dopo la vittoria nell'ultima edizione, Scaloni è stato confermato al comando di un'Argentina che, con il più giovane allenatore di tutti, si prepara alla conquista del mondo.

Ultimi risultati dell'Argentina
Ultimi risultati dell'ArgentinaFlashscore

E, almeno per ora, l'avvicinamento alla grande competizione è stato più che positivo. Se non dovessero incappare in una clamorosa sconfitta nell'ultima amichevole prima del Mondiale contro gli Emirati Arabi Uniti, gli argentini arriveranno al Mondiale con una striscia di 36 partite consecutive senza perdere, l'ultima delle quali arrivata nella Coppa America 2019. In questo modo l'esordio contro l'Arabia Saudita ai Mondiali potrà essere giocato per eguagliare lo storico record di partite senza sconfitte che appartiene all'Italia. 

 

PUNTI DI FORZA

Da favorita alla vittoria, l'Argentina ha molti punti di forza. Tuttavia, il primo pensiero è ovviamente rivolto a Lionel Messi (35) e al reparto offensivo. Tempo fa l'attacco della Selección  era composto da giocatori come lo stesso Messi, Sergio Aguero, Angel Di Maria e Gonzalo Higuain. Alcuni nomi sono cambiati, ma il potenziale offensivo rimane lo stesso. Nell'attuale rosa di Scaloni, Messi e di Maria sono accompagnati dall'interista Lautaro Martinez (25). È stato lui, insieme a Messi, il miglior marcatore delle qualificazioni con sette reti.

Ma l'attacco non è il solo reparto solido di un'Argentina che conta anche su un centrocampo abile a tenere la palla e a dar vita a tante azioni offensive. Durante le qualificazioni ai Mondiali, i mediani più efficaci della nazionale argentina in questo senso sono stati Giovani lo Celso e Rodrigo de Paul, i quali hanno messo a referto rispettivamente cinque e tre assist. L'obiettivo dell'Argentina è quello di tenere il controllo del gioco attraverso il possesso di palla. Nelle qualificazioni i Gauchos hanno dominato in questa categoria registrando una percentuale di possesso inferiore rispetto ai rivali in sole tre partite, riuscendo comunque a vincere i suddetti incontri.

Un altro aspetto nel quale l'Argentina è migliorata, è la fase difensiva, che fa leva su Emiliano Martinez, un portiere che si è fatto spazio negli ultimi anni. Dopo vari anni senza un giocatore solido in questa posizione, l'attuale portiere dell'Aston Villa si è preso la porta della sua nazionale, mantenendola inviolata in sei occasioni durante le qualificazioni, oltre a registrare il più alto tasso di tiri parati rispetto a qualsiasi altro portiere della competizione. L'atteggiamento del portiere e dell'intera difesa sarà molto importante nell'ottica di un possibile successo dell'Argentina ai Mondiali.

 

PUNTI DEBOLI

La Selección arriva in Qatar con la forza di 35 partite senza sconfitte e potendo ovviamente contare su Messi, uno dei migliori giocatori nella storia di questa disciplina. Di punti deboli veri e propri non ce ne sono, ma forse uno è riscontrabile nell'assenza di Lo Celso, che nel percorso di arrivo alla competizione iridata è stato molto importante dal punto di vista tattico. 

A livello di tradizione, tuttavia, il secolo in corso ha registrato molte delusioni per l'Argentina, soprattutto nelle finali, come accaduto nelle edizioni della Coppa America 2007, 2015 e 2016 e ovviamente in quella dei Mondiali 2014. Fino a rompere la maledizione nel 2021, Messi è stato sempre sconfitto in finale, facendo affiorare apparenti limiti mentali e la mancanza di leadership in partite decisive, l'unico aspetto negativo finora da lui palesato.

 

UNDICI TITOLARE (4-4-2)

Emiliano Martinez; Nahuel Molina, Christian Romero, Nicolas Otamendi, Nicolas Tagliafico; Rodrigo De Paul, Leandro Paredes, Alexis Mac Allister, Angel di Maria; Lautaro Martinez, Lionel Messi

Se la qualità dei sostituti può dare un'idea della forza della rosa, basta dire che Paulo Dybala (29) o Lisandro Martinez (24) siedono regolarmente in panchina in Argentina.

È noto da tempo che le ultime generazioni di argentini hanno avuto i maggiori problemi per quanto riguarda il portiere e i difensori centrali. Basti pensare che la finale della Coppa del Mondo 2014 l'Albiceleste è scesa in campo con Sergio Romero, Ezequiel Garay e Martin Demichelis. Nonostante attualmente manchino giocatori di livello mondiale in queste posizioni, attualmente Dibu Martinez e Cristian Romero (24) hanno dalla loro il curriculum e la forma di chi può dimostrare il contrario sul campo. 

In assenza di Lo Celso, il centrocampo potrebbe sembrare un po' più debole, quindi De Paul dovrà assumersi maggiori responsabilità in regia, ma si può sempre contare su un Messi sempre più a suo agio nella veste di regista. 

In attacco, reparto nel quale l'Argentina è sempre stata molto solida, vede Lautaro Martinez e Julian Alvarez come punte mobili dal grande talento e con un futuro radioso. Accanto a loro, oltre a Messi, ci sarà un veterano come Di Maria, che giocherà il suo quarto Mondiale.

Il programma dell'Argentina a Qatar 2022
Il programma dell'Argentina a Qatar 2022Flashscore

L'ULTIMO BALLO DI MESSI

In Argentina si dice che il tempo non si misura in mesi o anni, ma in Mondiali. Questo paese vive e respira il calcio, e l'ultima volta che è stato definito il miglior paese sulla mappa del calcio è stato nel 1986, in un torneo in cui Maradona ha fatto la storia segnando due gol contro l'Inghilterra, uno con la mano e l'altra dribblando sei rivali. Quest'epoca, tuttavia, è lontanissima e Messi, che ora ha 35 anni, si appresta a giocare quello che con ogni probabilità è il suo ultimo Mondiale al top della condizione. 

La vittoria dela Coppa del Mondo da parte di Messi si inserisce anche nella solita diatriba sul miglior giocatore nella storia del calcio. Solo un anno fa Messi ha vinto la Coppa America e pochi anni prima Cristiano Ronaldo (37) aveva vinto l'Europeo. Per alcuni sono i titoli nazionali a testimoniare la grandezza assoluta di un calciatore, ed è per questo che l'ultimo Mondiale della Pulga assume ancora più importanza, visto che una sua possibile vittoria potrebbe proiettarlo definitivamente al di là della solita e ingombrante ombra di Diego Maradona.

 

PREVISIONE

Il gruppo dell'Argentina sulla carta è accessibile, vista anche l'assenza di una squadra forte dalla seconda fascia. Dopo 35 partite senza sconfitte non potrà temere Arabia Saudita, Messico e Polonia. Inoltre, i pronostici li vedono partire bene contro la nazionale arabica, il che dà spazio a una probabile vittoria del girone, il miglior modo per iniziare il torneo.