Sarà il suo quinto Mondiale, il terzo da capitano. E potrebbe essere anche l'ultimo per Lionel Messi (35), voglioso di affrontare l'appuntamento del Qatar come quando si imbarcò da 18enne per l'esperienza a Germania 2006, la sua prima con la nazionale dell'Argentina. Condottiero dell'Albiceleste, la squadra per la quale ha voluto sempre dare tutto, il nativo di Rosario ha commentato l'approccio a questo torneo al giornale sportivo Olé.

Consapevole della forza del suo gruppo, Messi ha scelto di mantenere un profilo basso: "Dobbiamo partire dal primo scontro con l'Arabia Saudita e cercare la vittoria. È presto per pensare già a un possibile accoppiamento agli ottavi con la Francia o la Danimarca, le favorite dell'altro girone". Autore di 90 reti in 164 partite con la Selección, il goleador storico dell'Argentina porta con sé la responsabilità di trascinare un'intera nazione a un sogno. Dopo aver vinto la Coppa America 2021 in Brasile, la Pulga si è tolto di dosso la maledizione che lo vedeva incapace di trionfare con la sua nazionale, ma sa bene che un Mondiale è un'altra cosa.

A pochi giorni dall'inizio di Qatar 2022, il capitano dell'Albiceleste vede alcune similitudini con il gruppo che nel 2014 sfiorò la vittoria in Brasile, arrivando secondo dietro la Germania: "Sento qualcosa di simile all'esperienza del 2014, dove formammo un gruppo forte e unito, che alla lunga ti permette di vincere. Ma il Mondiale è difficile, e a noi tocca isolarci dalla pressione e dalle aspettative che ha la gente nel nostro paese".

Nel proprio girone l'Argentina affronterà nell'ordine l'Arabia Saudita, il Messico e la Polonia.