Falso in bilancio. È questa l'accusa ad Aurelio De Laurentiis per l’affare che portò in Italia Victor Osimhen dal Lille per 71,2 milioni, di cui 21 milioni pagati con i cartellini del portiere Orestis Karnezis e dei ragazzi del settore giovanile Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri valutati circa 5 milioni ciascuno.
Sotto indagine anche altri membri del board
L'inchiesta, avviata in un primo tempo dalla Procura di Napoli, era stata spostata ad agosto a Roma, dove è stato approvato il bilancio del club. Con la la sua chiusura, rischio di rinvio a giudizio anche per altri componenti del board del club: insieme al presidente De Laurentiis risulterebbero indagati infatti anche la moglie (vicepresidente del Napoli), i due figli e alcuni componenti del consiglio di amministrazione del club azzurro. Il presidente del Napoli ha ora a disposizione venti giorni per farsi interrogare o produrre una memoria difensiva, toccherà poi alla Procura decidere se archiviare o andare a processo. Arrivati a questo punto, la seconda ipotesi è molto più probabile.