Altro grave lutto per il mondo del calcio. E' morto Gianluca Vialli: a 58 anni l'ex attaccante si è spento a Londra, dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas.
Nato a Cremona il 9 luglio del 1964, l'ex centravanti della nazionale si è spento nella capitale inglese dove era stato ricoverato per provare a sopravvivere al male che lo aveva colpito cinque anni fa. E così, dopo gli addii a Sinisa Mihajlovic e Pelé, il calcio perde un altro campione che ha fatto la storia di questo sport.
La famiglia di Vialli ha confermato la morte dell'ex campione con una nota. "Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli - fanno sapere -. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l'hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori".
Lo scorso dicembre aveva lasciato il suo incarico di capo delegazione della nazionale azzurra con un messaggio duro, ma non senza speranza: “Al termine di una lunga e difficoltosa "trattativa" con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio".
Tra i primi a ricordare Vialli la Sampdoria di cui è stato uomo simbolo. Un cuore spezzato e una foto dell'ex attaccante sorridente con la maglia blucerchiata.
Vialli ha disputato 673 partite segnando 259 gol tra Serie A, Premier League e coppe internazionali. Con la nazionale maggiore ha giocato 59 partite mettendo a segno 16 reti e conquistando un terzo posto ai Mondiali di Italia 90. Con l’under U21 ha conquistato un argento e un bronzo agli Europei del 1984 e 1986. Da allenatore ha allenato il Chelsea dal 1998 al 2000, mentre dal 2019 era entrato in Figc come capo delegazione azzurro, riunendosi con “il gemello del gol” di una vita, Roberto Mancini.
Il suo palmares conto due scudetti con Samp e Juve, una Champions League (1996) e una Coppa Uefa (1993) con i bianconeri, una Supercoppa Uefa con il Chelsea (1998), due Coppe delle Coppe con Sam (1990) e Chelsea (1998), una Coppa d’Inghilterra con il Chelsea (1997), quattro Coppe Italia (una con la Juve e tre con la Samp). Una Coppa di Lega inglese e 2 Supercoppe italiane. Da allenatore con il Chelsea ha vinto una Coppa d’Inghilterra e una Charity Shield.