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Premier League, l'Arsenal sfida Emery, mentre la corsa al titolo si fa più accesa

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Il titolo di campione della Premier League
Il titolo di campione della Premier LeagueAFP
La battaglia per la supremazia in Inghilterra vivrà un altro intenso capitolo questo weekend

Mentre la corsa al titolo si avvicina alla fase finale, i leader dell'Arsenal devono affrontare un incontro potenzialmente decisivo con il loro ex allenatore Unai Emery. A caccia del primo titolo dal 2004, i Gunners di Mikel Arteta sono in vantaggio sul Liverpool secondo per differenza reti e si trovano a un punto dal Manchester City terzo. I Gunners, tuttavia, non avranno margine di errore quando Emery si recherà con il suo Aston Villa all'Emirates Stadium questa domenica.

Il City è favorito per battere il Luton e il Liverpool è probabilmente troppo forte per il Crystal Palace, ma il Villa, al quinto posto, rappresenta un test molto più severo. Emery, licenziato dall'Arsenal nel novembre 2019 dopo appena 18 mesi di presidenza, è stato impressionante nel rivitalizzare il Villa, in netto contrasto con il suo travagliato periodo a nord di Londra.

L'Arsenal è in forma smagliante in campionato, vincendo 10 delle ultime 11 partite e conquistando la pole position, ma Emery ha già avuto la meglio sul suo vecchio club in questa stagione, con John McGinn che ha siglato l'1-0 al Villa Park a dicembre.

I giovani talenti del Man City e del Liverpool hanno un ruolo chiave

Phil Foden ha raggiunto l'apice della forma proprio in tempo per guidare il Manchester City verso il secondo treble consecutivo, come confermato dal suo brillante gol nel 3-3 di martedì nei quarti di finale di Champions League contro il Real Madrid.

Il 23enne attaccante inglese, autore di una tripletta contro l'Aston Villa la scorsa settimana, ha dichiarato: "Quest'anno mi sembra di essere in forma per segnare. Quando si segna, la fiducia è molto alta. Sono sempre convinto di avere un'occasione e spero di poterla sfruttare".

Ad Anfield, invece, sperano che il giovane Harvey Elliott possa emulare l'influenza della stella del City nella corsa al titolo, nel caso in cui Jurgen Klopp dovesse dargli spazio. Il 21enne centrocampista è stato utilizzato per lo più come subentrato dal tecnico tedesco nelle partite più importanti della squadra in questa stagione.

"Voglio essere il giocatore che esce, piuttosto che quello che entra", ha detto Elliott, che ha poi concluso: "Non sono più un ragazzino, sono un uomo. Devo prendermi le mie responsabilità. Se questo vuol dire bussare alla porta del manager, succederà".