The last dance: Messi, Ronaldo e gli altri all'ultima chance di vincere il Mondiale

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The last dance: Messi, Ronaldo e gli altri all'ultima chance di vincere il Mondiale
Cristiano Ronaldo, Leo Messi e Neymar
Cristiano Ronaldo, Leo Messi e NeymarAFP
Messi, Ronaldo e tanti altri big si presentano all’appuntamento sapendo che sarà la loro ultima opportunità per conquistare il trofeo.

Il prossimo 20 novembre la sfida tra Qatar ed Ecuador dell’Al Bayt Stadium darà il via a una delle edizioni dei Mondiali più controverse della storia.

Non ci sarà l’Italia, così come mancheranno Cile, Svezia e Colombia, tutte incapaci di aggiudicarsi un posto nel corso delle qualificazioni.

Ci saranno però le polemiche sulla nazione ospitante, finita nel mirino dell’opinione pubblica per le questioni riguardanti i diritti civili e le condizioni dei lavoratori. Proteste prese a cuore anche dai diretti protagonisti del torneo, che hanno dimostrato il proprio sostegno alle minoranze discriminate dal governo qatariota.

Si è discusso a lungo anche sulla scelta di ospitare un Mondiale in inverno - in piena stagione nei principali campionati al mondo - una soluzione senza precedenti, volta a contrastare le temperature estive estremamente alte della penisola araba.

Un Mondiale d’inverno che vedrà anche tanti assenti per infortunio o in ritardo di condizione. Nella settimana delle convocazioni ufficiali c’è stato tanto da soffrire per gli appassionati del bel gioco, perché i ct hanno annunciato che non partiranno per il Qatar nomi del calibro di Paul Pogba, Timo Werner, N’golo Kanté e Reece James.

In questa è finito anche Sadio Mané. Il Senegal, nonostante l'infortunio al tendine del ginocchio rimediato nella sfida tra Bayern e Werden Brema dello scorso 8 novembre, aveva deciso di includerlo nella lista dei convocati per poi definitivamente rassegnarsi alla sua assenza: l'attaccante è stato operato in Austria nelle scorse ore

Neymar, Messi e Ronaldo
Neymar, Messi e RonaldoProfimedia

Non mancheranno invece i grandi campioni che hanno riscritto il calcio dell’ultima decade, quelli che potrebbero essere alla loro ultima apparizione in un campionato del mondo.I due nomi più altisonanti sono sicuramente quelli dei calciatori che non saranno ricordati solo come i migliori della loro epoca, ma di tutta la storia di questo sport: Cristiano Ronaldo (37) e Lionel Messi (35).

Per entrambi si parla dell’ultimo appuntamento alla Coppa del Mondo, principalmente per questioni anagrafiche: il portoghese compirà 38 anni il prossimo febbraio, l’argentino ne ha 35. 

Due tra i migliori della storia del calcio, che però non sono mai riusciti ad aggiudicarsi il trofeo che conta più di tutti.

L’assenza di un titolo che non toglie lustro ai loro palmares, fatti di Palloni d’Oro, Champions League, Supercoppe Europee e titoli nazionali, ma che pesa nella storia personale di due top player affamati di successo, in particolare in quella della Pulce.

L’argentino ha avuto a lungo la maledizione della maglia albiceleste cucita addosso, totalizzando numeri incredibili con il Barcellona ma mancando sempre nelle occasioni che contano con la sua nazionale, attirandosi così anche le critiche di qualche tecnico. Una sfortuna condita da qualche errore che lo avevano portato, nel 2016, ad annunciare l’addio alla sua Argentina, dopo la bruciante sconfitta in finale di Copa America contro il Cile. Tornato sui suoi passi, con la fascia da capitano cucita sul braccio, nel 2021 il fuoriclasse ha portato l’Albiceleste ad alzare finalmente la Copa America, dopo aver superato il Brasile 1-0 in finale. Un segno che la maledizione sembra ormai solo un brutto ricordo e che, all’ultimo giro di boa, la Pulce potrebbe riportare la Coppa del Mondo nel suo paese natale per la prima volta dal 1986.

La stagione di Leo Messi
La stagione di Leo MessiFlashscore

Discorso diverso invece per Cristiano Ronaldo, che si presenta in Qatar con molto meno ottimismo e tanta voglia di riscatto. L’ex Juventus, infatti, dopo le glorie del passato, sta affrontando un periodo difficile. Prestazioni opache con il Manchester United, con cui da inizio stagione ha totalizzato appena 16 presenze e tre gol.

Anche il suo Portogallo, che finora ne aveva sempre preso le difese, sembra ormai aver raggiunto un punto di rottura con il suo uomo simbolo, tanto che sulle testate nazionali e fra i tifosi sono iniziate a fioccare sempre più critiche all’alba dei Mondiali. Al momento, la nazionale di CR7 non sembra la favorita a vincere il trofeo, viste soprattutto la mancanza di vittorie con tutte le big che ha affrontato dallo scorso giugno in poi (sconfitte con Spagna, Serbia, Belgio e Germania, pareggi con Francia e Spagna).

La carriera di Cristiano Ronaldo
La carriera di Cristiano RonaldoFlashscore

Il calcio, però, vive di storie incredibili e di sorprese e il titolo per Ronaldo sarebbe il più bel riscatto dopo un periodo infelice prima del definitivo addio ai lusitani.

Chi invece sa di avere la possibilità di giocare da protagonista questa edizione è sicuramente Neymar (30). Trent’anni compiuti lo scorso febbraio, non c’è certezza sulla sua partecipazione al Mondiale del 2026 del Nord America. Sicuramente, però, il brasiliano non avrà più la chance di guidare la nazionale verdeoro da protagonista assoluto, vista la traiettoria ascendente di baby fenomeni come Rodrygo Goes (21) e Vinicius Jr (22), che saranno con ogni probabilità i pilastri del Brasile del futuro. La stella del Paris Saint Germain si caricherà la squadra di Tite sulle spalle, sperando di riuscire a centrare la tanto agognata sesta stella.

Discorso analogo per un altro fenomeno del calcio europeo, Kevin De Bruyne (31). Il belga appartiene a quella generazione dei Diavoli Rossi che sembrava pronta a conquistare il tetto del mondo. Il titolo iridato però non è mai arrivato, così come sono sempre mancate le prestazioni vincenti nelle fasi finali degli Europei. Un gruppo mai in grado di sfruttare a pieno il suo incredibile potenziale, che in Qatar potrebbe avere la sua ultima chance per coronare una grande stagione di calcio belga.

Un altro che con la maglia della nazionale non ha mai raccolto quanto seminato è Luka Modric (37). Simbolo del suo Real e della sua nazionale, nonostante i 37 anni compiuti a settembre, il croato ha già mancato una volta l’appuntamento con la gloria: nel 2018, quando dopo un percorso strepitoso la sua Croazia è stata costretta a piegarsi per 4-2 in finale contro la Francia. Al centrocampista è andata la magra consolazione di essere nominato miglior giocatore del torneo. Non abbastanza per uno abituato a vincere (quasi) sempre, soprattutto in finale, con i Blancos.

Alla fine della lista c’è un altro campione con una carriera piena di successi: Karim Benzema (34). L’uomo del momento, che solo poche settimane fa si è aggiudicato il Pallone d’Oro, è stato a lungo fuori dal giro della Nazione. Colpa di gravi problemi comportamentali (lo scandalo del sex-tape di Valbuena e il relativo processo) e di attriti con Didier Deschamps, che gli sono costati la convocazione anche ai Mondiali di Russia, vinti poi dai suoi compagni di squadra. Il fuoriclasse del Real Madrid è tornato a vestire la maglia dei Bleus solo per Euro 2020, dopo un esilio durato sei anni. La sua Francia non è una delle più belle delle ultime stagioni, ma il centravanti ha il dovere (e il diritto) di puntare al gradino più alto del podio, per coronare una carriera costellata di successi e un rapporto con la nazionale fatto di errori e di voglia di riscatto.