Il "Ministro della Felicità" tunisino punta a diventare la prima donna africana e la prima araba a vincere un titolo del Grande Slam, avendo anche raggiunto la finale degli US Open dello scorso anno.
Quest'anno, Jabeur si è ritirata al secondo turno di Melbourne Park a gennaio e ha lottato contro gli infortuni per gran parte della stagione. È tornata in forma agli Open di Francia ma non si è soffermata sull'uscita a sorpresa ai quarti di finale a Parigi, puntando invece a vincere sull'erba.
"Spero di andare a vincere il titolo a Wimbledon", ha detto la numero sei del mondo. "Lo sogno. È una cosa che ho sempre voluto. La stagione sull'erba è già iniziata nella mia testa".
Jabeur ha detto di aver pianto insieme al marito mentre riviveva la finale di Wimbledon dell'anno scorso, persa contro Elena Rybakina in tre set, nel documentario di Netflix "Break Point" e che questo l'ha resa più affamata di successi questa volta.
"Non l'ho guardato di nuovo, non credo che lo farò perché è molto difficile da guardare", ha detto Jabeur prima del torneo di preparazione di questa settimana a Eastbourne. "Sono grandi ricordi, ma soprattutto dopo la finale (è stato) molto emozionante. Quella sensazione non va mai via. Voglio cambiare lo scenario che c'era in quell'episodio. Vedremo. Per me la cosa più importante è sentirmi in salute e godermi il mio gioco sull'erba".
Jabeur, che ha vinto il suo primo titolo WTA sui prati di Birmingham nel 2021, ha iniziato la sua stagione sui campi in erba con una sconfitta al primo turno al German Open della scorsa settimana, dove era la campionessa in carica, ed è stata poi eliminata agli ottavi a Eastbourne da Camila Giorgi mercoledì.
Il suo stile di gioco, ricco di varietà, è adatto alla superficie, ma l'ex numero due del mondo ha dichiarato di doversi ancora adattare al brusco passaggio dalla terra battuta all'erba.
"Ci vogliono un paio di giorni per adattarsi al rimbalzo", ha detto dopo la vittoria in due set su Jasmine Paolini nel primo turno di Eastbourne. "Venire dalla terra battuta, dove il rimbalzo è molto lento, non aiuta. "Ad essere onesti, era un po' quello che ci si aspettava a Berlino. È difficile giocare sull'erba senza avere molte partite, almeno per me. È vero che gioco benissimo sull'erba, ma devo trovare il mio ritmo, devo trovare i miei colpi per poter rendere al meglio".
Alla Jabeur non manca certo la convinzione, e sarà in missione per riprendere la ricerca dell'inafferrabile primo major.
"Ho imparato molto e sia Wimbledon che gli US Open sono state sconfitte dure per me", ha detto Jabeur durante gli Australian Open. "Ma mi ci vuole sempre tempo. Ho vinto il mio primo torneo WTA dopo aver perso alcune finali. Forse sarà lo stesso per un Grande Slam".