Sinner-Djokovic: i precedenti non sorridono a Jannik, ma l'inversione di tendenza è chiara

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Sinner-Djokovic: i precedenti non sorridono a Jannik, ma l'inversione di tendenza è chiara

Sinner e Djokovic a Torino
Sinner e Djokovic a TorinoAFP
Cinque giorni dopo la prima vittoria di Sinner contro il serbo, si tiene già il rematch.

Jannik Sinner contro Novak Djokovic. Manca ormai pochissimo al match più atteso delle ATP Finals.

Una finale, quella di Torino, che ha già infranto un record: l'altoatesino 22enne, che se la vedrà con il campione serbo, è il primo italiano nella storia del torneo a presentarsi al match della domenica.

Jannik è anche il giocatore più giovane dai tempi proprio di Djokovic a raggiungere l'ultima gara del torneo senza aver mai perso un match. Uno dei tanti confronti è stato proprio quello contro il numero uno al mondo, che si è chiuso al tie break al terzo set. 

L'ultima sfida tra i due campioni è stata soltanto il quarto confronto diretto della loro carriera, il primo vinto dall'italiano. 

Tutti i precedenti

Il primo faccia a faccia tra i due è stato nel 2021, quando si sono incontrati al secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo. In quel caso, non c'era stata storia: Djokovic si era imposto per 6-4, 6-2, ma l'impegno che gli era servito per battere l'azzurro lo aveva portato a dire che "Jannik è il futuro, ma anche il presente del tennis".

Meno di un anno dopo, nei quarti di finale di Wimbledon, Sinner aveva sfiorato l'impresa. 

L'altoatesino aveva strappato due set a Djokovic, accarezzando le semifinali, prima di subire una grande rimonta da parte del serbo, che aveva poi vinto 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2.

Sinner e Djokovic a Wimbledon
Sinner e Djokovic a WimbledonAFP

Sempre a Wimbledon, era arrivato il terzo confronto, questa volta pochi mesi fa, quando si era imposto ancora una volta Djokovic ma alle semifinali. Al numero uno al mondo, in questa occasione, erano bastati tre set per battere l'azzurro, alla sua prima semifinale in uno Slam della sua carriera.

In questo caso, l'altoatesino aveva ammesso di sentirsi più vicino a Djokovic. Una predizione azzeccata, perché proprio a Torino, pochi giorni fa è arrivata la vittoria che ha sfatato il tabù, con una grande vittoria in tre set sotto gli occhi di un tifo tutto italiano.