Matteo Berrettini c'è e batte anche un colpo. Anzi, due, come i set rifilati a Denis Shapovalov negli ottavi di finale del torno Atp che si sta svolgendo sull'erba di Stoccarda (6-4 6-4).
E così, dopo aver archiviato al primo turno la pratica Safiullin, il romano ha avuto vita relativamente facile contro il canadese che non ha mai dato davvero l'impressione di poter dare una sterzata all'incontro.
Una tendenza chiara, sin dai primi scambi, e mai messa in discussione da uno Shapovalov troppo timido e poco intraprendente che ha permesso all'azzurro di imporre il proprio ritmo all'incontro dall'inizio alla fine. Berrettini, dalla sua, si è fatto bastare un break per parziale, chiudendo una partita piuttosto semplice e durata, non a caso, appena un'ora e 16 minuti, al primo match point disponibile.
Nel prossimo incontro il 28enne tennista romano affronterà il vincente tra l'australiano James Duckworth e lo statunitense Ben Shelton.
La soddisfazione di Matteo
"Eravamo entrambi con un infortunio alle spalle. Sono sicuro che Shapovalov rientrerà tra i primi trenta. Per me è stato importante confermare quanto fatto martedì. Sono molto contento di essere ai quarti di finale. Il servizio? Ci punto tanto, per far sentire al mio avversario la pressione. Oggi il rovescio, contro un avversario mancino, è stato molto utile".
