Miami Open: trionfo di Sinner, battuto Dimitrov 6-3 6-1

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Sinner vince il Miami Open ed è il nuovo numero 2 del mondo, demolito Dimitrov 6-3 6-1
Aggiornato
Jannik Sinner
Jannik SinnerAFP
Spettacolare prova di forza dell'altoatesino che annienta il bulgaro, mai capace di metterlo in seria difficoltà. È il secondo Masters 1000 della sua carriera

Jannik Sinner trionfa a Miami con una prova di forza, la seconda dopo quella contro Medvedev. L'altoatesino domina in finale Grigor Dimitrov, che è sembrato impotente contro la sua solidità . Ci ha provato il bulgaro, con il suo bellissimo tennis ha regalato grandi colpi, ma nulla è riuscito a scalfire il nuovo numero 2 del mondo. 

Inizia un po' contratto Sinner, concedendo con qualche errore di troppo una palla break a Dimitrov nel terzo gioco, ma il bulgaro rischia e va due volte largo con il dritto, poi con una prima Sinner fa 2-2. Nel gioco succesivo sbaglia Dimitrov ma Sinner si fa più aggressivo e va 15-40 poi, con il bulgaro a rete, il passante di dritto regala il break: 3-2.

Nel settimo gioco Dimitrov soffre ancora. Accetta lo scambio da fondo ed è una pessima idea contro Sinner, che accelera e si procura un'altra palla break andando 30-40. Il bulgaro è bravo a salvarla con un bel lungolinea di rovescio chiuso con uno smash. Sinner se ne procura un'altra con un passante, ma il bulgaro stavolta non cede, fa affidamento sulla prima e resta attaccato al match: 3-2.

Non gli riesce altrettanto nel nono gioco, quando Sinner con due risposte vincenti consecutive sulla prima si procura due set-ball. Dimitrov annulla il primo con un ace, ma Sinner con un meraviglioso passante di rovescio sul secondo fa centro e chiude il set: 6-3.  

Nel secondo la musica non cambia. Sinner martella, e la sua è una palla troppo pesante per Dimitrov, che nonostante la grande tecnica non riesce a tenere lo scambio.

Il bulgaro è autore di punti meravigliosi e il suo rovescio in slice è di rara bellezza per la sensibilità della mano: prova tagli sotto e tagli sopra per creare problemi, ma la solidità di Sinner è impressionante. E quando l'altoatesino riesce ad andare profondo sono dolori, come nel terzo gioco quando recupera dal 40-15 sul servizio di Dimitrov e chiude il break con una palla profondissima su cui nulla può il bulgaro. 

È il break che mette fine alle velleità di Dimitrov, che appare frustrato dal non poter mettere in nessun modo in difficoltà l'altoatesino. E così l'errore nel sesto gioco, non da lui, che regala il secondo break e porta l'azzurro a servire per il match è una logica conseguenza. Poi è una formalità per Sinner chiudere il secondo set 6-1.

L'altoatesino vince così il secondo Masters 1000 della sua carriera, il Miami Open. Un trofeo sfuggito in finale nel 2021 contro Hurkacz e nel 2023 contro Medvedev. Quest'anno però è un'altra storia.

"Bene il risultato qui, ora arriva la terra battuta e sarà diverso"

"Sono orgoglioso del risultato. Ho cominciato la settimana soffrendo un po', non ho avuto tanto tempo per adattarmi ai campi. Con il proseguo del torneo mi sono sentito sempre meglio, sono orgoglioso di come ho gestito le situazioni".

Così, 'a caldo', Jannik Sinner dopo aver vinto il Masters 1000 di Miami travolgendo in finale il bulgaro Dimitrov. "Cerco di migliorare e godermi il momento - dice ancora Sinner -, non so se questa sarà l'ultima volta che vivrò questa situazione. Adesso arriva la terra battuta e sarà diverso".