WTA 1000 di Indian Wells: dieci nomi da tenere d'occhio nel tabellone femminile

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Indian Wells: i dieci nomi da tenere d'occhio nel tabellone femminile
Elena Rybakina e Aryna Sabalenka: rivincita in finale?
Elena Rybakina e Aryna Sabalenka: rivincita in finale?Profimedia
Dopo il tour in Medio Oriente, per le migliori giocatrici al mondo è arrivato il momento di intraprendere l'annuale viaggio negli States. Sognando il Sunshine Double, Flashscore ha individuato i dieci nomi più interessanti di Indian Wells 2024.

Iga Swiatek: la logica favorita

Come l'anno scorso, la polacca non ha brillato agli Australian Open, uscendo rapidamente dal primo Grande Slam della stagione. E come l'anno scorso, ha invertito la rotta in Medio Oriente, trionfando nuovamente a Doha prima della sorprendente sconfitta a Dubai. Il problema è che nel 2023, da detentrice del Sunshine Double, non è riuscita a trovare la chiave di volta contro Elena Rybakina prima di rinunciare a difendere il titolo a Miami.

L'inizio di stagione è quindi simile sotto tutti i punti di vista e resta da vedere se la numero 1 al mondo sarà in grado di invertire la tendenza. Ha il vantaggio di aver già vinto un WTA 1000 in questa stagione, ma non è più la giocatrice sovrana del 2022. Tuttavia, rimane una delle due sole giocatrici iscritte ad aver già ottenuto il Sunshine Double (insieme a Victoria Azarenka) e sarà quindi la logica favorita.

Emma Navarro: la nuova sensazione

Se c'è una giocatrice che si è davvero affermata nel 2024 è Emma Navarro con un magnifico ruolino di marcia (15-5) in questa stagione, ma soprattutto con il suo primo titolo WTA conquistato a gennaio a Hobart, al termine di un torneo di qualità, che l'ha vista flirtare con la Top 20 meno di un anno dopo essere entrata nella Top 100!

Detto questo, le manca ancora il colpo da maestro, la vittoria importante, la prestazione epocale che trasforma le speranze in stelle. Tre delle sue cinque sconfitte in questa stagione sono arrivate contro giocatrici della Top 10. Se manterrà il suo livello, potrà essere una delle protagoniste e incrociare le spade con Aryna Sabalenka nei quarti di finale e allora vedremo di che pasta è fatta.

Coco Gauff: buon compleanno?

Dopo il tanto atteso e sperato trionfo agli US Open, Coco Gauff aveva tutte le carte in regola per diventare una vera pretendente al numero uno del mondo. Dopo il titolo di Auckland, però, non è riuscita a superare lo scoglio Sabalenka agli Australian Open, ma il suo inizio di stagione è stato comunque convincente. Purtroppo, il Medio Oriente non è stato clemente con lei, con due sconfitte contro outsider, tra cui quella contro Katerina Siniakova a Doha è stata una vera e propria debacle.

E c'è anche un accenno di stanchezza per una giocatrice che è stata sotto i riflettori per così tanto tempo nonostante mercoledì 13 marzo festeggi appena il suo 20esimo compleanno. Basterà per farsi un bel regalo? L'hard court è la sua superficie migliore, ma qui non è mai andata oltre i quarti di finale. Con il sostegno del pubblico, la migliore tennista a stelle e strisce sarà ancora più sotto pressione e dovrà colpire duro se vorrà vincere il titolo.

Jasmine Paolini: la favola continua

Prevista come una solida giocatrice tra le Top 50 senza alcuna possibilità di giocare a un livello superiore, l'italiana ha visto il suo destino cambiare negli Emirati Arabi Uniti. Al WTA 1000 di Dubai, ha offerto una prestazione magnifica, mostrando il suo solito spirito combattivo, con un pizzico di fortuna (Rybakina si è ritirata) e giocando una finale incredibile per conquistare il titolo più importante della sua carriera.

Ma dove può arrivare? Eccola qui, 14esima al mondo, inevitabilmente il miglior ranking della sua carriera, ma ora arriva la parte difficile: confermarsi. Potrebbe incontrare la sua vittima nella finale degli Emirati, Anna Kalinskaya, al terzo turno prima di scontrarsi con la Rybakina ai quarti. Arrivare tra le prime otto sarebbe il minimo indispensabile vista la sua nuova classifica, ma ora che ha assaporato il gusto della vittoria, occhio al tornado Paolini.

Elena Rybakina: il boss è tornato

A proposito di conferme, proprio qui sono arrivate per la kazaka. Dopo il trionfo a sorpresa a Wimbledon 2022, non aveva più vinto un titolo fino a Indian Wells, quando ha sconfitto prima Iga Swiatek e poi Elena Rybakina conquistando il suo primo WTA 1000. Un ricordo indimenticabile che ha dato il via a una stagione 2023 di qualità, regalandole la terza posizione nel ranking mondiale.

Il problema è che il suo inizio d'anno è stato discutibile. Due titoli WTA 500, una finale WTA 1000 a Doha persa contro la Swiatek, ma è impossibile non citare la sconfitta al secondo turno degli Australian Open contro Anna Blinkova dopo un leggendario tie-break finale. Tra il titolo californiano e la finale di Miami, la tennista si sta giocando punti importanti in questo tour e potrebbe uscire dalla Top 5 in caso di prestazioni negative. La palla è nel suo campo.

Naomi Osaka: il ritorno della regina di un tempo?

Il ritorno alle competizioni di Naomi Osaka è un successo? In apparenza no, ma le cose importanti sono altre per la giapponese, che arriva sul tour americano con diverse ambizioni. Innanzitutto perché questa è la sua superficie migliore, quella su cui ha vinto i suoi 4 tornei del Grande Slam. Ma anche perché è un'ex campionessa, avendo trionfato qui nel 2018.

Era il primo titolo della sua carriera, quello che l'ha resa famosa prima del trionfo agli US Open di qualche mese dopo. Ed è per questa ragione che, nella sua seconda carriera, la giocatrice giapponese spera di brillare su questo terreno familiare. Ha un sorteggio relativamente semplice per arrivare fino al quarto di finale contro Coco Gauff. E perché mai non dovrebbe riaccendere la fiamma del passato e rendersi protagonista di una prestazione che la riporti sotto i riflettori?

Aryna Sabalenka: finalmente incoronata nel deserto?

Dopo aver conservato il titolo agli Australian Open, e in grande stile, ci si aspettava che la bielorussa si lanciasse definitivamente nella stagione 2024. Ma non è stato così, perché al suo ritorno a Dubai è saltata in aria non appena è entrata nella mischia, e in modo preoccupante, dato che conduceva di un set e di un break, prima di scomparire e perdere gli ultimi nove giochi e la partita contro Donna Vekic.

Nonostante ciò, la numero 2 del mondo è una delle grandi favorite di questo WTA 1000. Non solo perché è la finalista in carica, ma anche perché il campo duro è la sua superficie migliore. Ma sarà riuscita a riprendersi mentalmente per vincere finalmente uno dei due tornei del Sunshine Double? La domanda merita di essere posta.

Marta Kostyuk: esplosione in atto

L'ucraina ama il campo duro americano. È su questa superficie che ha appena raggiunto la finale del WTA 500 di San Diego, dopo una bella settimana che l'ha vista battere, tra gli altri, Jessica Pegula. È sempre sul duro che ha disputato il suo primo quarto di finale di un Grande Slam agli ultimi Australian Open. Ed è sempre su questa superficie che ha vinto il suo unico titolo WTA l'anno scorso ad Austin.

Tutto ciò contribuisce ad alimentare la candidatura di una sorpresa che potrebbe non rivelarsi tale. Già vincitrice degli Australian Open juniores e numero 2 del mondo nella sua fascia d'età, la sua esplosione nel WTA Tour era attesa da tempo. Ora sta accadendo e potrebbe tornare alla ribalta nel deserto californiano.

Ons Jabeur: X factor

A quasi 30 anni, la tunisina fa parte della Top 10 mondiale e, quando è in forma, può competere con chiunque nel WTA Tour. Tuttavia, e questo sta diventando un problema ricorrente, il suo fisico sta diventando un ostacolo a prestazioni di qualità, come purtroppo è accaduto ad Abu Dhabi il mese scorso.

Inoltre, la pressione sta iniziando a salire sulla giocatrice che ha "solo" un titolo WTA 1000 a suo nome e ancora nessun Grande Slam nonostante tre finali. In che condizioni arriverà in California? Questo è il grande interrogativo. Con un possibile esordio contro Mirra Andreeva, che l'ha annientata a Melbourne, lo scopriremo presto.

Karolina Pliskova: la regina degli ace è tornata

Il ritorno di Karolina Pliskova era atteso da tempo. Dopo due anni e mezzo di stop, l'ex numero 1 al mondo è riemersa improvvisamente a febbraio con una serie di dieci giorni mostruosi compreso un titolo - il primo in quattro anni - a Cluj-Napoca, seguito da una corsa fino alle semifinali a Dubai sebbene, esausta, sia stata costretta a ritirarsi prima di affrontare Iga Swiatek.

Un motivo in più per la ceca, che è ancora un'incredibile tennista, per mantenere alto il morale. La"Regina degli Ace" è tornata, con 148 aces in 16 partite nel 2024. Si tratta dell'arma letale per la ceca, che potrebbe sorprendere, visto che è destinata a uno spareggio al secondo turno contro una Jessica Pegula fuori forma. Se dovesse superare questo ostacolo, potremmo avere la conferma che un'altra gloriosa veterana sta per tornare al top.

Una grande settimana ci attende in California.
Una grande settimana ci attende in California.Flashscore