Storie di Calciomercato: l'estate 2004, Ibra alla Juve, Eto'o al Barça

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Storie di Calciomercato: l'estate 2004, Ibra alla Juve, Eto'o al Barça

Storie di calciomercato, l'estate 2004: Ibra alla Juventus, Eto'o con Ronaldinho
Storie di calciomercato, l'estate 2004: Ibra alla Juventus, Eto'o con RonaldinhoProfimedia
Lo svedese fu uno degli ultimi colpi di Luciano Moggi a Madama, mentre il camerunese si accasò al Barcellona per iniziare a dar vita a uno strepitoso progetto

Per molti era l'erede di Marco Van Basten, ma ancora doveva misurarsi in un grande campionato. E nell'estate del 2004 l'allora direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi decise di dare un'opportunità a Zlatan Ibrahimovic, che prelevò dall'Ajax per una cifra intorno ai 16 milioni d'euro. In un attacco nel quale già erano presenti David Trezeguet e Alessandro Del Piero, lo svedese entrò come riserva di lusso.

Inizialmente Zlatan fece fatica, soprattutto sotto porta. La leggenda dice che il tecnico Fabio Capello lo costrinse a vedere i video proprio di Van Basten per replicarne i movimenti, oltre ad allenarsi più degli altri nelle conclusioni. E dopo un periodo di apprendistato il colosso scandinavo divenne un co titolare della Vecchia Signora che avrebbe vinto due titoli di seguito, poi revocati dopo lo scandalo Calciopoli.

Eto'o al Camp Nou

27 milioni di euro. Questo il prezzo pagato dal Barcellona del rampante Joan Laporta al Maiorca per il cartellino di Samuel Eto'o. Attaccante veloce, sgusciante e molto tecnico, il camerunese che era stato lanciato in Spagna dal Real Madrid per poi essere scartato si era fatto le ossa alle Baleari agli ordini di un genio burbero come Luis Aragonés.

Il suo passaggio in blaugrana fu fondamentale per dare a Ronaldinho un partner in grado di fare la differenza ad altissimi livelli. E appena arrivato al Camp Nou Eto'o fece capire di essere un centravanti dal rendimento elevatissimo. Un gol al Real Madrid lo fece entrare nel cuore della tifoseria, e a fine stagione fu lui a segnare nel campo del Levante il gol della vittoria del campionato dopo un'astinenza di ben cinque anni.

Cambiasso nerazzurro

Un colpo a costo zero senza paragoni quello di Esteban Cambiasso, che l'Inter prelevò dopo che la fine del contratto dell'argentino con il Real Madrid. Un arrivo in sordina che in poco tempo fu trasformato in un affarone, perché il mediano argentino sarebbe stato il collante prima dell'Inter di Mancini e poi di quella di Mourinho che avrebbe vinto il triplete. Oggi leggenda nerazzurra, fu probabilmente il miglior colpo della gestione Moratti nel rapporto qualità-prezzo.

Drogba e Forlan 

Due goleador di razza e due professionisti esemplari. Didier Drogba e Diego Forlan furono quell'estate protagonisti di un cambio decisivo nella loro traiettoria. Il primo fu acquistato dal Chelsea, che pagò per lui oltre 35 milioni di euro al Marsiglia, e da quel momento divenne un pretoriano assoluto di José Mourinho. La sua esplosione non fu immediata, ma l'ivoriano entrò subito nelle grazie dei tifosi Blues, con i quali avrebbe condiviso poi gioie immense come il primo titolo di Champions League nel 2012, da assoluto protagonista.

L'uruguaiano, invece, fece un passo indietro per farne due avanti, trasferendosi dallo United al Villarreal. Il suo approdo in Liga fu seguito da un adattamento immediato, visto che, anche grazie alla splendida società creata con Juan Román Riquelme, Forlan divenne il capocannoniere del campionato con 25 reti, nonché Scarpa d'oro ex aequo con un certo Thierry Henry