Simona Halep è tornata in campo dopo che il CAS ha deciso di ridurre la sospensione per doping imposta dall'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis.
L'argomentazione del Tribunale sportivo era che non si trattava di un classico caso di doping, ma di una contaminazione di prodotti. In altre parole, il CAS ha accettato l'argomentazione della difesa secondo cui Simona non avrebbe assunto il Roxadustat in modo consapevole e intenzionale.
Il ritorno è avvenuto al Miami Open, dove Simona Halep è stata sconfitta al primo turno da Paula Badosa.
Ora, molto probabilmente a causa di un leggero infortunio alla spalla e di una stanchezza acuta accumulata dopo il torneo di Miami, Halep non sarà presente per la partita della Romania contro l'Ucraina il 12-13 aprile alla Billie Jean King Cup.
La partita sarebbe stata importante per Simona, in quanto le avrebbe fatto guadagnare punti per la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.
Decisiva la carta della notorietà
In un'intervista rilasciata a iAMsport.ro, il presidente della Federazione tennistica rumena, George Cosac, ha dichiarato che Simona ha alcune carte importanti da giocare per poter staccare il pass per Parigi.
Cosac ha spiegato che alle Olimpiadi ci saranno 59 sportive accettate direttamente e altre 5 che potranno ricevere rinunce e inviti, e Simona si inserisce bene in questo contesto.
"Abbiamo anche avviato i passi, con la federazione, con il Comitato Olimpico, con tutti. Simona può utilizzare questo metodo. Considerando che gioca anche a Parigi, che è stata numero uno del mondo, che ha vinto un torneo del Grande Slam a Parigi e che ha vissuto una situazione del genere, sicuramente può farcela", ha detto il Cosac.
Il numero uno del tennis russo ha valutato che ci sono buone possibilità di vedere Simona a Parigi: "Se mi dicessero: no, solo classifica, partecipazioni alla Billie Jean King Cup e basta, sarebbe una cosa sola. Ma il fatto che ci sia questa scappatoia... stiamo facendo tutto il possibile per Simona".