Genova vuol dire vita per Mimmo Criscito. Tornato in rossoblù per la quinta volta in carriera, il difensore ha anteposto il cuore a qualsiasi interesse economico pur di tornare a vestire la maglia della squadra che lo accolse per la prima volta più di 20 anni fa: "È vero, ho accettato di tornare con il minimo sindacale, non so neanche quanto sia perché non ho ancora preso il mio primo stipendio". 

In dichiarazioni raccolte da Sky Sport, il difensore napoletano ha voluto mettere in chiaro le ragioni del suo trasferimento in Canada: "Hanno sempre detto che sono andato a Toronto per soldi, ma non è vero. Ci sono andato per fare un'esperienza perché guadagnavo meno di quello che prendevo al Genoa un anno fa. Io non ho mai fatto questione di soldi, ho sempre scelto con il cuore".

Cuore che, per ovvie ragioni, è casa sotto la Lanterna: "Quando si parla di Genoa per me si parla di vita. Ho avuto la possibilità di tornare e sono felicissimo di essere qui. Sono nato a Napoli, ma sono arrivato a Genova nel 2001. Mia moglie è genovese, i miei figli sono nati qui. Penso che il Dio del calcio mi abbia dato una grande possibilità, quella di chiudere un cerchio bellissimo, una carriera bellissima".

E già, perché questi saranno gli ultimi mesi della carriera di Criscito che ha le idee chiare sul futuro, sebbene rimanga concentrato sul presente: "Sappiamo tutti che sono i miei ultimi sei mesi e voglio chiuderli nel migliore dei modi. Allenare le giovanili del grifone? L'obiettivo è quello, ma ora sono concentrato su questi sei mesi, perché voglio chiudere nel migliore dei modi: voglio riportare il Genoa in Serie A".