In pieno caos societario e con una situazione in classifica quasi disperata, Stankovic riparte dall’ultimo pareggio col Monza per ritrovare animo e speranza in casa contro l’Inter del suo vecchio amico e compagno in biancoceleste Simone Inzaghi, galvanizzata dalla vittoria nel derby e dalla ritrovata coppia Lukaku-Lautaro che il tecnico nerazzurro decide di schierare anche a Marassi.
Nonostante sia quasi un testacoda (Inter seconda, Sampdoria penultima), i doriani riescono comunque a limitare i danni in un primo tempo che vede subito l’Inter provarci con Lukaku - parato in due tempi da Audero - e andare vicina al gol con un tiro che sfiora il l’incrocio di Darmian. Il pallino del gioco resta in mano all’Inter, come dimostrano anche i numeri (13 a 3 i tiri totali nel primo tempo), ma la Samp non si disunisce, e anzi riesce a stuzzicare Onana con un colpo di tacco di Lammers.

Dopo aver cominciato il primo tempo in attacco, l’Inter si ripete nella ripresa, iniziando forte nel tentativo di sbloccare il risultato, mentre la Samp aspetta nella propria area nella speranza di trovare il pallone giusto per ripartire. Su una rimessa veloce, la palla arriva a Gabbiadini che di piatto sfiora il palo alla sinistra di Onana. L’Inter ci prova con un paio di iniziative di Dimarco ma manca la soluzione più attesa, quella scaturita dalla LuLa, che sembra lontana dai tempi migliori e fatica a trovare l’intesa, tanto che Inzaghi al 66’ decide di sostituire il belga con Dzeko. Neanche il bosniaco riesce però a trovare la via del gol. Quelli ad andarci più vicino saranno Calhanoglu con due tiri, uno ben parato da Audero e l’altro di poco alto sopra la traversa, e Acerbi, su cui il portiere doriano si supera smanacciando sopra la traversa.
La Samp conquista così un altro punticino verso l’uscita (ancora lontana) dalla zona retrocessione. Non è la classica luce in fondo al tunnel perché la situazione resta drammatica a più livelli, ma è comunque un altro segnale di vita dopo Monza, e contro un avversario di livello superiore. Per l’Inter invece due punti persi nei confronti di un Napoli sempre più in fuga verso lo scudetto e due certezze: la prima è che Skriniar nonostante tutto resta imprescindibile e la seconda è che Lautaro e Lukaku hanno ancora bisogno di giocare insieme per ritrovare l’affiatamento.