Serie A, la Juventus espugna San Siro di corto muso con un gol di Kostic

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Serie A, la Juventus espugna San Siro di corto muso con un gol di Kostic
la gioia di Kostic dopo il gol
la gioia di Kostic dopo il golProfimedia
Vittoria pesante contro l'Inter per la formazione di Allegri, che si proietta così a sette lunghezze di distanza dal quarto posto occupato dal Milan.

 La Juventus cercava una vittoria contro una diretta avversaria  per continuare il sogno qualificazione pur con il -15 di penalizzazione e la trova nella partita più sentita dal popolo bianconero, quella contro l'Inter nel Derby d'Italia. La trova al termine di una partita dura in cui l'Inter ha provato a fare gioco senza rendersi quasi mai pericolosa, mentre il corto muso arriva da Kostic servito da Rabiot, anche oggi tra i migliori in campo insieme a Fagioli.

Inzaghi sceglie la LuLa davanti, al centro preferisce Calhanoglu a Mkhitaryan e dietro sostituisce gli assenti Bastoni e Skriniar con Darmian, De Vrij e Acerbi. Allegri dall’altra parte si gioca la carta a sorpresa Soulé al posto di Di Maria o Chiesa, non al meglio. 

Le formazioni in campo
Le formazioni in campoFlashscore

L’Inter inizia in attacco e si fa vedere subito con due grandi conclusioni da fuori di Barella, che Szcesny riesce a deviare in angolo. Superato lo spavento la Juventus prova a reagire e dopo una combinazione in velocità tra Vlahovic e Rabiot, la palla arriva a Kostic che piazza un gran diagonale secco che inchioda Onana: evidenti le colpe di Dumfries nell’occasione che lascia libera l’ala bianconera di controllare e colpire. Dopo qualche minuto di attesa al Var per un possibile fallo di mani di Rabiot, l’arbitro convalida il vantaggio bianconero.

Sotto di un gol l’Inter sembra incapace di reagire, continua a fare la partita ma senza creare grandi pericoli dalle parti dell’area bianconera, mentre la Juventus si affida ai tentativi di percussione di Rabiot e Vlahovic che però si infrangono sulla retroguardia nerazzurra. Ne viene fuori così una partita intensa, spigolosa, con un buon ritmo ma poche occasioni limpide da rete. 

In apertura di  secondo tempo Brozovic ha un’occasione su un tocco rimpallato di Dimarco,  ma scoordinato colpisce male e manda alto sopra la traversa. Dall’altra parte la Juventus si fa vedere con un contropiede di Vlahovic concluso con un tiro sporco parato da Onana e con una conclusione centrale di Locatelli da fuori, dopo una bella azione di Fagioli.

Allegri sostituisce Soulé con Chiesa, che al 72’ prova una percussione centrale in contropiede ma dal limite spedisce la palla a lato. L’Inter continua a fare la partita ma davanti sembra piuttosto inoffensiva, e così facendo si espone ai contropiedi della Juve, che va vicina al raddoppio prima con un tiro a lato di Kostic, e poi con Locatelli che per poco non arriva su un cross di Chiesa toccato da Onana.

Inzaghi mette dentro tutta l’artiglieria che possiede in panchina, sostituendo Darmian con Correa e un deludente Lukaku con Dzeko. Allegri invece è costretto a sostituire Chiesa, evidentemente ancora non a posto fisicamente, con Paredes. La Juventus si schiaccia e lascia ancora più campo all’Inter ma i nerazzurri, tra azioni confuse e insistite, non riescono a produrre più di un tiro della disperazione di Mkhitarian che non trova il jolly. La partita finisce qui ma al fischio finale regna il nervosismo e vengono espulsi Paredes e D'Ambrosio. La Juventus ottiene così tre punti pesantissimi e può ancora continuare a sognare la qualificazione in Champions.