La fine della prima parte di campionato, prima della lunghissima pausa per i Mondiali, ha visto la Roma soffrire non poco in campionato. Oltre alla sconfitta nel derby contro la Lazio dopo una partita nella quale un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, gli uomini di José Mourinho hanno inanellato due pareggi di fila contro Sassuolo e Torino.
Una squadra apparsa ingolfata quella giallorossa, il cui buon inizio in campionato è stato poi smorzato da un proseguimento a tentoni, specialmente dopo l’infortunio di Paulo Dybala (29). L’argentino, che è stato tra i tiratori di successo nella sessione di rigori vincente della finale mondiale contro la Francia, è il giocatore attorno al quale ruotano i destini dei giallorossi.
Dopo la sua indisposizione muscolare, infatti, la Roma ha perso due partite, ne ha vinte altrettante e pareggiata una. Entrato nel finale contro il Torino, l’argentino è stato l’unico a portare luce nel gioco di una squadra che senza di lui brancola nel buio, come è stato evidente durante le partite che l'ex bianconero ha saltato tra ottobre e novembre. E sarà dunque a lui che farà affidamento Mourinho non appena tornato in campo.
L’impegno del 4 gennaio prossimo in casa contro il Bologna è già fondamentale per poter ripartire nel migliore dei modi e lasciarsi alle spalle dubbi tattici e di tenuta fisica. L’obiettivo è quello di poter dimostrare fin da subito di essere in grado di ripartire di slancio.
A quota 27 insieme all’Atalanta, la squadra dell’allenatore portoghese deve tornare a spingere come fatto all’inizio, quando conquistò 10 punti nelle prime quattro partite. Il calendario di gennaio, tuttavia, non è affatto semplice: dopo il Bologna la Roma se la vedrà con Milan, Fiorentina, Spezia e Napoli. Tutti impegni piuttosto complessi e con rivali d'alta quota.
Impegni nei quali oltre alla qualità del gioco servirà molta determinazione e un notevole sangue freddo. Oltre a Dybala, Mou dovrà recuperare mentalmente il centravanti Tammy Abraham (25), quest’anno apparso troppo appannato e abulico. Una delle sue certezze è invece Nicolò Zaniolo (23), che con il gioco mordi e fuggi del portoghese è un’arma letale. Il tutto, aspettando il recupero definitivo di Georginio Wijnaldum (32), centrocampista che può dare quel quid in più in un momento cruciale.
L’olandese, che dovrebbe rientrare a febbraio, è stato uno degli acquisti di punta della dirigenza giallorossa, e tutto il pubblico di fede romanista aspetta che possa finalmente essere pronto per la grande battaglia. Una battaglia nella quale il margine d’errore è ormai minimo.