Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri si contenderanno il titolo in un finale di stagione emozionante, il modo migliore per concludere l’anno in cui la F1 festeggia il suo 75° anniversario.
Riviviamo alcuni dei momenti più memorabili che le lotte per il titolo hanno regalato nell’ultima gara della stagione.
2021: Verstappen-Hamilton
Verstappen e Lewis Hamilton sono arrivati all’ultima gara dell’anno ad Abu Dhabi a pari punti. Nel finale della corsa, Hamilton era in testa e l’allora team principal della Red Bull, Christian Horner, ha dichiarato che Verstappen aveva bisogno di “un miracolo”.
Il miracolo è arrivato dopo l’incidente di Nicholas Latifi. Verstappen è rientrato ai box per montare gomme morbide sfruttando la safety car, e quando la gara è ripartita, a un solo giro dalla fine, l’olandese ha superato il britannico conquistando il suo primo titolo, negando a Hamilton l’ottavo trionfo mondiale, che sarebbe stata un record assoluto.
Non sono mancate le polemiche per la gestione dei doppiati, ai quali è stato permesso di superare l’inglese, lasciandolo senza difese contro l’attacco furioso di Max, che lo ha sorpassato grazie alle gomme nuove.
2010: Sfida a quattro
Abu Dhabi è stata ancora una volta teatro di un’ultima gara in cui ben quattro piloti erano in corsa per il titolo.
Lo spagnolo Fernando Alonso, allora in Ferrari, aveva otto punti di vantaggio sulla Red Bull dell’australiano Mark Webber. Sebastian Vettel (Red Bull) era a 15 punti dallo spagnolo e Lewis Hamilton (McLaren) a 24.
Vettel ha vinto la gara partendo dalla pole, e sebbene sembrasse che Alonso potesse conquistare il suo terzo titolo mondiale, una strategia sbagliata della Ferrari ha bloccato l’asturiano dietro la Renault di Vitaly Petrov, così Vettel è diventato campione.
2007: Hamilton, Alonso e Raikkonen
Dopo un esordio impressionante in Formula 1 con la McLaren, Hamilton si presentò all’ultima gara della stagione in Brasile come leader del campionato, con 107 punti, davanti al compagno di squadra Fernando Alonso (103) e al ferrarista finlandese Kimi Räikkönen (100), in un periodo in cui la vittoria valeva 10 punti.
Un avvio di gara complicato, con l’inglese partito dalla seconda posizione, lo relegò subito nelle retrovie. Nonostante una straordinaria rimonta fino al settimo posto, avrebbe dovuto almeno chiudere quinto per aggiudicarsi il primo titolo, che invece andò a Räikkönen per un solo punto.
L’anno successivo, sempre sullo stesso circuito, Hamilton si prese la rivincita: all’ultima curva del Gran Premio superò Timo Glock, chiudendo quinto e sottraendo il titolo al vincitore della gara, Felipe Massa. Un finale epico che segnò l’inizio di una leggenda.
1994: Hill e Schumacher
La stagione drammatica in cui persero la vita Ayrton Senna e Roland Ratzenberger in meno di 24 ore di terrore a Imola, si concluse in modo brusco.
Il campionato si concluse ad Adelaide con un duello serrato tra Damon Hill (Williams) e Michael Schumacher (Benetton). Al 36° giro, Schumacher andò a sbattere contro un muro, ma riuscì a rientrare in pista e a entrare in contatto con la monoposto di Hill, provocandone il ritiro di entrambi.
Il contatto assegnò così il titolo al tedesco, una delle manovre più controverse della storia della F1, che non comportò alcuna sanzione per Schumacher.
1976: Lauda-Hunt
La stagione 1976 di Formula 1 si concluse con una delle sfide più iconiche della storia: Niki Lauda contro James Hunt, sul bagnato del GP del Giappone.
Lauda, in Ferrari, arrivò a Suzuka con tre punti di vantaggio sul britannico, ma fu costretto al ritiro già al secondo giro a causa delle condizioni estreme.
Hunt, su McLaren, chiuse al terzo posto, sufficiente per laurearsi campione del mondo in una delle gare più drammatiche e memorabili di sempre.
