Focus Formula 1: la McLaren commette errori clamorosi e regala un finale 2025 da brividi

Max Verstappen e Lando Norris sul podio
Max Verstappen e Lando Norris sul podioČTK / AP / John Locher

Nel mondo frenetico della Formula 1 non mancano mai gli argomenti di discussione, e Finley Crebolder di Flashscore condivide le sue opinioni sulle notizie più importanti che circolano nel paddock nella nostra rubrica periodica sul Circus.

Di solito in questa rubrica scelgo tre spunti di riflessione dalla gara appena conclusa, ma dopo il Gran Premio di Las Vegas c’è davvero solo un tema di cui parlare.

In tutto il Regno Unito e i Paesi Bassi, le nazioni di Lando Norris e Max Verstappen, la gente si è svegliata con la notizia che l’olandese aveva vinto la gara e il britannico era arrivato secondo, e tutti erano ormai convinti che la lotta per il titolo 2025 fosse chiusa, con Norris avanti di 30 punti su Oscar Piastri e di 42 su Verstappen a due turni dalla fine.

Poi però è arrivato un annuncio che ha scosso tutto il mondo della Formula 1.

Due rischi che non valeva la pena correre

Appena si è saputo che la McLaren era sotto indagine per eccessiva usura del fondo, era chiaro che entrambe le vetture sarebbero state squalificate. Anche se l’infrazione è minima, viene sempre punita severamente.

Alla fine, si è trattato davvero di una violazione minima: la tavola sotto la vettura di Norris era più sottile di soli 0,12 mm davanti e 0,07 mm dietro. Tuttavia, questo non rende l’errore meno imperdonabile da parte di McLaren.

La Ferrari aveva commesso lo stesso errore sulla vettura di Lewis Hamilton al Gran Premio di Cina, e nella mia rubrica dopo quella gara scrissi che una squadra come la Ferrari doveva assolutamente evitare certe leggerezze. Ma, a conti fatti, quell’errore impallidisce rispetto a quello commesso dalla McLaren a Las Vegas.

Sbagliare così a inizio stagione è già grave, ma farlo quando c’è in palio un titolo piloti è un disastro di tutt’altro livello.

Va detto che le sessioni di prove interrotte da un tombino allentato e le qualifiche bagnate hanno reso difficile raccogliere dati, e i danni subiti da entrambe le vetture in gara hanno aggravato il problema.

Ma quando hai un pilota in testa al mondiale con un buon margine a tre gare dalla fine, non c’è motivo di rischiare con l’altezza da terra. Meglio essere prudenti e sacrificare un po’ di velocità per essere certi di non infrangere il regolamento.

Altrettanto inspiegabile è stato il modo in cui hanno gestito la situazione una volta accortisi dell’errore nelle fasi finali della gara.

Hanno detto a Norris di alzare il piede e risparmiare carburante, ma ora è chiaro che avevano capito che la tavola rischiava di consumarsi troppo e stavano cercando di preservarla. Sorge quindi spontanea una domanda: perché non hanno chiesto anche a Piastri di rallentare?

Che non l’abbiano fatto per evitare che venisse superato da Charles Leclerc o perché il fatto che avesse il DRS riduceva già l’usura della tavola sulla sua vettura, resta il fatto che era un altro rischio evitabile. Se l’australiano avesse rallentato, fosse stato superato da Leclerc e avesse salvato la tavola, ora sarebbe a due turni dalla fine con 10 punti di vantaggio su Verstappen invece che a pari punti.

Che alla fine questi errori costino o meno a McLaren il primo titolo piloti dal 2008, scegliere un’altezza da terra così bassa e non dare a Piastri le stesse indicazioni di Norris sono stati due azzardi inutili, e due errori che una squadra non può permettersi a questo punto della lotta per il campionato.

Un finale da brividi

Restano quindi due turni e 24 punti tra Norris e i suoi due inseguitori. Tutto è pronto per un finale di stagione emozionante.

Forse Norris vincerà in Qatar il prossimo weekend e si assicurerà il titolo, facendo dimenticare in fretta il disastro di Las Vegas, ma è altrettanto probabile che Verstappen arrivi all’ultima gara di Abu Dhabi con appena una decina di punti di distacco.

Con anche una gara sprint in Qatar, il campione in carica può ridurre il gap da Norris di almeno nove punti se dovesse vincere sia sabato che domenica, e non è difficile immaginare che il distacco possa diminuire ancora di più, visto che il britannico non ha la certezza di essere il secondo migliore se l’olandese dovesse dominare.

Il fatto che la McLaren abbia rischiato un’altezza da terra così bassa a Las Vegas è un segnale preoccupante, che fa pensare a una certa disperazione nel cercare prestazioni ovunque sia possibile. Per questo, è molto probabile che con l’altezza aumentata per gli ultimi due turni perdano terreno rispetto agli altri top team, soprattutto con la coppia Mercedes in grande forma.

In questa situazione, non possono permettersi che Norris perda altro tempo e magari altri punti lottando con Piastri. Anche se finora sono stati restii a influenzare troppo la lotta per il titolo con ordini di scuderia, ora non hanno scelta: devono chiedere all’australiano di fare da spalla al compagno in Medio Oriente.

Se poi Piastri accetterà di seguire queste indicazioni e rinunciare alle sue speranze di titolo è un altro discorso, e potrebbe essere proprio questo a decidere chi sarà il campione del mondo 2025 di Formula 1.

Autore
AutoreFlashscore