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Mondiali, l'Argentina con le spalle al muro sfida il totem Ochoa

Mondiali, l'Argentina con le spalle al muro sfida il totem Ochoa
Mondiali, l'Argentina con le spalle al muro sfida il totem OchoaAFP
Lo scontro col Messico è di cruciale importanza per l'Albiceleste, che non può più sbagliare se vuole rimanere in vita nel torneo, ma si troverà di fronte l'eroico portiere messicano

La sconfitta dell'Argentina contro l'Arabia Saudita è stata senza dubbio uno dei risultati più sorprendenti nella storia della Coppa del Mondo.  Sconfitta alla prima partita del Mondiale, l'Albiceleste si trova adesso letteralmente con le spalle al muro e non potrà che vincere per provare a dipendere da sé stessa per la qualificazione.

Contro, tuttavia, Lionel Messi (35) e compagni avranno il Messico, che arriva a questa sfida dopo il pareggio a reti inviolate contro la Polonia, un match nel quale le occasioni da gol sono scarseggiate (xG 0.78 vs 0.25), ma che ha avuto come momento topico il calcio di rigore parato da Guillermo Ochoa (37) a Robert Lewandowski (34). 

Il messicano, che ha fermato uno dei bomber più forti del mondo, è il classico fenomeno da torneo internazionale che si esalta in competizioni come queste. Arrivato al suo quinto Mondiale, il terzo da titolare, il portiere del Messico si è reso protagonista di grandi prestazioni sia a Brasile 2014 sia a Russia 2018, evitando ben quattro gol con le sue parate durante questi tornei, un numero piuttosto elevato se si tiene conto che il Messico ha giocato solo otto partite.

Il tutto, nonostante a livello di club non sia mai stato tra i migliori portieri, come confermano le sue esperienze al Granada e al Malaga, dove non ha mai convinto. Tornato in Messico, attualmente Ochoa è titolare nel Club América, ma le sue statistiche in campionato non sono così rassicuranti, visto che da queste Ochoa è l'ottavo portiere del campionato messicano per rendimento

Tuttavia, il Ct Gerardo Martino (60) non sembra avere altra scelta, viste le alternative rappresentate da Alfredo Talavera (40) e Rodolfo Koto (35). Già nel primo incontro con la Polonia, tuttavia, lo stesso Ochoa si è affrettato a confermare la sua estrema adattabilità alle grandi competizioni, parando un rigore a ribadendo il suo status di crack. 

Tuttavia, se c'è qualcosa in cui il Messico difetta è la concretezza offensiva, una tendenza dimostrata nelle qualificazioni all'evento iridato, dove la Tri ha segnato le stesse reti di Panama. Da questo punto di vista il giocatore più importante è Hirving Lozano (27), che spicca come uno degli attaccanti che crea più occasioni da gol in Serie A, un campionato nel quale solo il milanista Rafael Leao (23) è stato protagonista di più azioni pericolose.

Lozano
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In attacco, tuttavia, la grande speranza di Martino è quella di poter contare su Raúl Jiménez (31) storico centravanti del Messico che è riuscito a fare un'apparizione a sorpresa nella partita contro la Polonia. Sebbene non dovesse essere inserito nella formazione titolare, sarà con ogni probabilità fatto entrare durante la partita.