La 'grande sacerdotessa', interpretata dall'attrice ellenica Mary Mina, ha acceso la torcia con la fiamma olimpica. L'accensione è avvenuta nel museo archeologico, di fronte alla suggestiva statua in marmo della Nike di Peonio, risalente al 420 a.C. circa.
A causa della pioggia che è caduta negli ultimi giorni, non è stato possibile ottenere oggi la fiamma con l'uso dello specchio parabolico, che concentra i raggi del sole, previsto dal rito tradizionale.
La fiamma era stata accesa durante una prova della cerimonia lo scorso lunedì, in un giorno soleggiato, ed è stata tenuta in serbo per oggi.
Parte la staffetta, primo tedoforo Gaidatzis
La 'grande sacerdotessa' ha offerto la fiamma al primo tedoforo, il canottiere Petros Gaidatzis, bronzo Olimpico a Parigi 2024, che ha acceso la fiaccola di Milano-Cortina. Il percorso è proseguito con la campionessa azzurra Stefania Belmondo, al suo fianco per la staffetta della fiaccola olimpica.
Inizia così la staffetta olimpica sul territorio greco: in tutto 450 tedofori condurranno la fiamma lungo più di 2mila chilometri, attraverso sette regioni elleniche, passando anche per la seconda città della Grecia, Salonicco.
La fiamma sarà accolta da 36 cerimonie di benvenuto nel Paese mediterraneo, finché non approderà ad Atene, nello stadio Panathinaiko, il 4 dicembre. Lì verrà consegnata al Comitato organizzatore italiano che la porterà a Roma, per dare il via alla staffetta italiana in attesa dell'inizio di Milano-Cortina 2026.
Battezzata "Essenziale", per il suo design minimalista, la fiaccola è composta da una lega di alluminio e ottone riciclati dal peso di 1060 grammi, ed evidenzia la "purezza" della fiamma e il suo alto valore simbolico.
Coreografia delle 'sacerdotesse' a Olimpia
Si abbassano le luci nella sala del museo archeologico di Olimpia dove viene proiettato un video della cerimonia nel sito archeologico di Olimpia, registrato lo scorso lunedì, nell'unica giornata di sole prima dell'evento ufficiale di oggi. Le sacerdotesse entrano nel tempio di Era, davanti al quale avviene l'invocazione ad Apollo della grande sacerdotessa, interpretata dall'attrice Mary Mina.
"Apollo, dio del sole e dell'idea della luce, invia i tuoi raggi e accendi la sacra torcia per l'ospitale città di Milano e Cortina, e tu, Zeus, dona pace a tutti i popoli della terra e corona i vincitori", ha esordito la prima sacerdotessa.
La fiamma - si vede nel video - viene poi accesa avvicinando la torcia allo specchio parabolico, come da tradizione, che concentra i raggi del sole. Le sacerdotesse sfilano in processione verso la collina che sovrasta lo stadio, eseguendo una coreografia di Artemis Ignatiou in onore dell'armonia tra l'umanità e la natura, con le musiche di Dimitris Papadimitriou.
Gli abiti delle attrici si spirano al mondo classico, sono ornati dal disegno di un capitello ionico. Al termine del video la grande sacerdotessa lascia lo stadio per dirigersi verso il museo, dove può riprendere dal vivo la cerimonia.
Malagò: "A Olimpia inizia viaggio fatto di sentimenti"
"È veramente complicato raccontare questa esperienza, se non si viene qui, se non si vede con i propri occhi e si respira questa atmosfera: è stato emozionante": così Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, ha raccontato le sue prime impressioni al termine della cerimonia di accensione della fiamma olimpica nel museo archeologico di Olimpia.
"La nostra giornata è cominciata andando a dare un doveroso abbraccio e un ringraziamento al monumento del barone de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni", racconta.
"Lì dove è sepolto non il corpo, ma il cuore, come da lui indicato nel testamento. Un gesto che fa riflettere: da lì parte questo viaggio fatto di sentimenti, sconvolgimenti, pensieri, e anche senso di responsabilità", racconta Malagò. "Un tuffo nella storia che ci ricorda l'importanza di raccontare queste storie e trasmettere i valori, giorno dopo giorno, dei Giochi olimpici".
Buonfiglio: "Tante emozioni tutte insieme"
"È un privilegio enorme essere qui oggi dove 2800 anni fa sono nati i Giochi e aver partecipato ancora una volta alla consacrazione di cosa vuol dire la torcia olimpica e di cosa voglia dire il movimento olimpico con i suoi valori". Così il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, al termine della cerimonia di accensione della fiamma a Olimpia.
Federica Pellegrini, campionessa di nuoto e membro del Cio, interviene parlando di Buonfiglio: "È preoccupato perché oggi ha visto i tedofori correre tantissimo".
Il presidente del Coni, che sarà tedoforo a Milano, il giorno della cerimonia di apertura, ammette divertito: "Mi ero allenato sui 4 minuti". E Pellegrini: "Dobbiamo allungare presidente". Poi aggiunge: "Sono tante emozioni tutte insieme che mi fanno percepire quale responsabilità ci siamo assunti ma sono sereno perché la squadra che è con me, i Presidenti federali e tutto il mondo sportivo, è coesa".
Buonfiglio aggiunge: "Il mio sogno è che tutte le italiane e gli italiani tifino per le nostre atlete e i nostri atleti perché è una competizione difficile ma un'organizzazione così bella merita tanto successo. Gli italiani devono far sentire il loro calore".
A proposito dei primi tedofori azzurri, Belmondo e Zoeggeler, ha commentato: "Per me sono due miti e sono felice che questa mia scelta sia stata condivisa da tutti. Ad Atene avremo altri due simboli del nostro sport, patrimonio dell'Italia sportiva, e sono sicuro che susciteranno l'entusiasmo di tutti gli italiani".
