Lautaro: "Lukaku? Ci sono rimasto male, l'ho chiamato e non mi ha risposto"

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Lautaro: "Lukaku? Ci sono rimasto male, l'ho chiamato e non mi ha risposto"
Capitan Lautaro
Capitan LautaroAFP
Il centravanti argentino ha ereditato da Marcelo Brozovic la fascia di capitano: "Portarla al braccio vuol dire assumersi più responsabilità dentro la squadra, dentro lo spogliatoio. Ma io l’ho sempre fatto anche prima"

Lautaro Martinez ha voglia di prendersi, ancor di più di quanto non abbia già fatto, l'Inter. E, sotto questo aspetto, aver ereditato la fascia di capitano da Marcelo Brozovic è la naturale evoluzione della sua avventura in nerazzurro.

In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport dal ritiro in Giappone, dove la squadra di Inzaghi si trova per la sua tournée asiatica, il Toro ha aprlato di tutto, anche di Romelu Lukaku.

"Ci sono rimasto male, è la verità. Anche io ho provato a chiamarlo in quei giorni di caos, non mi ha mai risposto, lo stesso ha fatto con altri miei compagni. Dopo tanti anni insieme, dopo tante cose vissute insieme, sono rimasto deluso. Per carità, è una scelta sua. Gli auguro il meglio. No, non me lo aspettavo". 

Il nuovo socio 

"Thuram è molto intelligente, sa usare bene il corpo, è anche molto tecnico. Ci serve, è un campione, ci darà una grande mano. Speriamo che capisca in fretta il modo di giocare dell’Inter e l’idea del mister, che conosca in fretta i compagni". 

"Marcus è più simile a Edin, gli piace andare a prendersi il pallone lontano dall’area, giocare con la squadra, dialogare. Ma io mi sono sempre adattato con tutti, sia da prima sia da seconda punta".

Oh capitano

"Portare questa fascia vuol dire assumersi più responsabilità dentro la squadra, dentro lo spogliatoio. Ma io l’ho sempre fatto anche prima. Ho un obiettivo: dare una mano ai compagni che hanno bisogno".

"Ai nuovi arrivati ho detto una cosa sola: se siete qui, se indossate questa maglia, è perché avete qualcosa. Siete stati scelti, non siete qui per caso. Avete la qualità, la forza e la mentalità giusta per entrare a San Siro e giocare. Date tutto, al resto penseranno i tifosi con l’amore che ci accompagnerà".

Tra Champions e scudetto

"Non ripenso al gol fallito contro il City perché sono a posto con me stesso: ho fatto la scelta giusta. C’è chi dice che avrei dovuto passarla a Brozovic, chi a Lukaku. In quel secondo ho deciso così e va bene, ho rivisto tante volte i video con Guardiola già a terra... Ma non è l’unica occasione che abbiamo avuto quella sera, nella testa porto con me quanto di buono abbiamo fatto". 

"Dal momento in cui sono diventato capitano, ho in testa la voglia di vincere il campionato e di alzare io il trofeo. Io e i miei compagni ce lo siamo detti, abbiamo lasciato l’Inter in alto, la gente si aspetta tanto da noi e noi da lì ripartiremo".